Voto e doppio passaporto, Kompatscher a Vienna
Incontri con Kurz, van der Bellen e Kneissl. L’Austria chiede chiarimenti sul futuro
BOLZANO Prima visita istituzionale a Vienna del presidente della Provincia Arno Kompatscher dopo la formazione del nuovo governo nero blu. Un’occasione per rinsaldare le relazioni con l’Austria e fare il punto sulla questione del doppio passaporto. Ma anche a parlare delle elezioni italiane.
In mattinata Kompatscher ha incontrato la ministra degli esteri Karin Kneissl. Un passaggio delicatissimo vistoche la ministra indicata dall’ultradestra è una di quelle che hanno in mano la questione del doppio passaporto. «Un incontro molto positivo, la ministra ha assicurato che non ci saranno forzature» spiega Kompatscher. Il ministero ha anche rilasciato una nota ufficiale in cui Kneiss rassicura l’Italia. «Non ci saranno azioni unilaterali. La questione sudtirolese va affrontata con con un confronto trilaterale tra Vienna, Roma e Bolzano» sottolinea la ministra rimarcando che «l’Autonomia ha ormai assunto un carattere dinamico che non era stato previsto nell’accordo De Gasperi Gruber».
Nel tardo pomeriggio il Landeshauptmann ha incontrato a Vienna prima il presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, e successivamente il neo-cancelliere Sebastian Kurz. Al centro del faccia a faccia con Kurz, le prospettive di sviluppo dell’Autonomia altoatesina dopo i risultati delle recenti elezioni politiche italiane. Visto il forte clima di incertezza che si respira nella Penisola Kurz ha garantito che «l’Austria continuerà a svolgere con il massimo dell’impegno e della serietà la sua funzione di tutela, e avrà sempre un occhio di riguardo per le vicende legate all’autonomia dell’Alto Adige». Kompatscher ha ribadito di auspicare «la formazione un governo stabiPrima le e amico dell’Autonomia» ma ha ammesso che il quadro è troppo ingarbugliato per fare previsioni attendibili.
di incontrare il cancelliere austriaco, Arno Kompatscher era stato ricevuto a Hofburg dal presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, il quale ha ribadito che quella altoatesina è una questione «a cui tiene in maniera particolare». Nel corso della sua giornata viennese, inoltre, il Landeshauptmann ha avuto un colloquio anche con il neo-eletto presidente del Parlamento, Wolfgang Sobotka, il quale ha presentato l’Alto Adige come«“modello da seguire a livello internazionale per quanto riguarda autonomia e tutela delle minoranze». Anche Sobotka ha assicurato a Kompatscher che Vienna continuerà a svolgere il suo ruolo di potenza tutrice come stabilito dall’Accordo di Parigi del 1946.