Il quadro
La decisione era nell’aria (Corriere del Trentino di ieri). Del resto, con una coalizione in piena fibrillazione dopo l’esito del voto di domenica e con due segretari «sulla graticola», sedersi al tavolo e fare un’analisi serena sarebbe stato quantomeno difficile.
Ieri, dunque, il presidente della Provincia Ugo Rossi ha preso atto della situazione. E ha deciso di rinviare il vertice regionale post-voto con i segretari della coalizione — fissato per mezzogiorno e mezzo — alla prossima settimana. Sperando che, nel frattempo, le acque si siano un po’ calmate.
«Dal Partito democratico — sottolinea il governatore — mi è arrivata una precisa richiesta di spostare l’incontro, visto che non era stato possibile per loro fissare prima l’assemblea. Una richiesta che ho accolto: lo faremo, quindi, la prossima settimana». Ancora da individuare, però, la data ideale: dopo il rinvio di ieri, si tratterà di fare un giro di telefonate per decidere il momento migliore.
Intanto però, nella coalizione il dibattito non si placa. Ed è tutt’altro che all’acqua di rose. Dopo la debacle di domenica, Patt, Upt e Pd sono alle prese con le analisi interne per cercare di fissare le ragioni di una sconfitta che — almeno in questi termini — era davvero difficile da preventivare. Ma tra le forze politiche non mancano le schermaglie, con accuse da una parte e dall’altra.