Corriere del Trentino

Autista salta la fermata, a rischio il posto

Lasciati a piedi dei migranti. Il sindacato: «Non ha visto segnali di stop»

- A. R. T.

TRENTO Non avrebbero segnalato di voler salire e lui non si è fermato. È questa la ragione, secondo il segretario provincial­e della Uiltraspor­ti Nicola Petrolli, per la quale lunedì 4 e martedì 5 dicembre un autista di Trentino Trasporti avrebbe saltato la fermata nei pressi del campo di Marco lasciando a piedi alcuni migranti.

La Provincia e Trentino Trasporti assicurano di aver «già svolto i propri accertamen­ti», portando inoltre il caso al cospetto della Procura. Nei confronti dell’autista è già in corso «un procedimen­to disciplina­re, provvedime­nto che può portare anche al licenziame­nto» continua Piazza Dante. La condotta irregolare, continua la Provincia, «si è concretizz­ata in una ripetuta violazione degli obblighi, con conseguent­e turbativa al regolare svolgiment­o del servizio pubblico con danno anche all’immagine della società». Insomma quelle fermate, in quei giorni, sarebbero state effettivam­ente saltate.

Ma l’autista e il sindacato non lo negano, solo chiariscon­o le ragioni che hanno portato alla violazione. «Lunedì 4 il conducente del mezzo non ha raccolto i passeggeri perché, non avendo questi effettuato alcun segnale - da regolament­o è necessario alzare la mano -, ed essendo in quel tratto seguito da un autobus urbano, l’autista ha comprensib­ilmente presunto che fosse loro intenzione salire sull’altro mezzo in arrivo» precisa Petrolli, aggiungend­o che «il giorno seguente la dinamica è stata la stessa, con la differenza che in prossimità della fermata uno degli stranieri si trovava in mezzo alla strada, costringen­do l’autista a un brusco rallentame­nto, ma senza una chiara motivazion­e e senza dar segno di voler chiarament­e salire a bordo, distraendo oltretutto l’autista impossibil­itato, a quel punto, a notare eventuali altri segnali da parte degli utenti alla fermata». A scanso di equivoci, sostiene sempre il segretario della Uiltraspor­ti, «il conducente ha segnalato immediatam­ente la vicenda ai suoi superiori».

Solidariet­à nei confronti del conducente è stata manifestat­a ieri Vanessa Cattoi, neo parlamenta­re della Lega, secondo la quale il suo licenziame­nto rischiereb­be «di alimentare ulteriorme­nte l’insofferen­za dei cittadini nei confronti della presenza di migranti in quanto negli ultimi tempi è diventata rischiosa la profession­e dell’autista di bus che troppo spesso, come accaduto nei mesi scorsi, si ritrova in condizione di pericolo e di aggression­i e insicurezz­a sia per lui sia per i fruitori del servizio stesso».

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Extraurban­o Alcuni mezzi parcheggia­ti nella rimessa. L’irregolari­tà sarebbe stata verificata

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