I Verdi: «Eccesso di posti letto e grandi resort»
Preoccupazioni sulla nuova legge. Pinzger: così si rende possibile lo sviluppo
Scintille sul fronte del disegno di legge provinciale territorio e paesaggio, nel quale, denunciano i Verdi, «è sparito il riferimento al tetto massimo di posti letto nelle strutture alberghiere ammesso in provincia — sostiene il consigliere Hans Heiss — E il problema non è di poco conto se si considera che, solo nel 2017, questi sono aumentati di 4 mila unità raggiungendo quasi quota 224 mila e portano la provincia sempre più vicina al tetto massimo fissato di 229 mila».
Tetto che, replica l’assessore all’ambiente Richard Theiner, «non solo è stato raggiunto ma anche superato. Con la nuova norma vogliamo limitare che nuove strutture vengano costruite al di fuori delle aree di insediamento, senza tuttavia privare delle possibilità di sviluppo le zone più svantaggiate dal punto di vista turistico». Un parere condiviso anche da Manfred Pinzger, presidente di Unione albergatori (Hgv). «Siamo aperti al dialogo coi Verdi — commenta — a patto che si tenga presente che il nostro settore è sinonimo di posti di lavoro. Ma contro l’avanzata dei grandi resort dobbiamo proteggere le piccole strutture a conduzione famigliare».
Nella denuncia degli ambientalisti gli alberghi «sono sempre di più e sempre più grandi — prosegue Heiss — tanto che la volumetria complessiva è aumentata di 260 mila metri cubi solo nell’ultimo anno, più di quanto è stato costruito per la edilizia sociale dal 2007 a oggi. E la corsa continua anche nel 2018». Un boom che si ripercuote sulla qualità della vita dei cittadini, sul traffico, sul paesaggio, sugli esercizi famigliari e sull’occupazione, con una vera e propria corsa ad accaparrarsi la forza lavoro mancante. «La nostra richiesta — prosegue Heiss — è che il tetto massimo di posti letto venga mantenuto nella nuova legge e che non vengano ammesse deroghe nemmeno per le cosiddette “zone a destinazione particolare”. Vorremmo poi che venisse istituito un tavolo specifico con le associazioni di categoria».
Una posizione che, con la lettura della situazione attuale fatta da Pinzger, ha diversi punti di contatto. «Negli ultimi due anni abbiamo lavorato bene — spiega — arrivando a superare i 32 mila pernottamenti. È vero, l’avanzata dei grandi resort a 5 stelle è sotto gli occhi di tutti e la sfida, ora, sarà proteggere il turismo a base famigliare, colonna portante in Alto Adige». Ma Pinzger vede di buon occhio la nuova proposta di legge che consentirà di «limitare le alte concentrazioni di posti letto in zone quali la val Badia, la val Gardena, Scena e Tirolo, ma al tempo stesso appoggiare gli imprenditori che investono su zone svantaggiate come la val d’Ultimo. Il che andrà fatto puntando sulla qualità più che sui numeri, senza dimenticare, però, che senza una quantità sufficiente di posti letto non si va da nessuna parte».