Corriere del Trentino

«Criteri reputazion­ali in consiglio»

Il presidente: «In autunno modifiche sulla rappresent­atività»

- E. Orf.

TRENTO Il presidente di Itas Mutua Fabrizio Lorenz annuncia: in cda solo con elevata reputazion­e.

Presidente Lorenz, è possibile avere il dettaglio dei contenuti delle modifiche statutarie di Itas?

«Le modifiche riguardano diversi aspetti. I principali sono l’introduzio­ne della figura dell’amministra­tore delegato e la norma sulla remunerazi­one dei soci sovventori al fine di recepire nello statuto le nuove disposizio­ni della normativa di Solvency II. Questa modifica permetterà di migliorare la solidità della Compagnia grazie ai versamenti dei soci sovventori al fondo di garanzia. Altra importante modifica riguarda l’introduzio­ne del criterio reputazion­ale tra i membri del cda. Il profilo del consiglier­e sarà così elevato, non solo dal punto di vista profession­ale e di competenza tecnica, ma anche in termini di maggiore garanzia».

Ivass chiede esplicitam­ente l’ad. Si prospetta un rafforzame­nto dei controlli? La vigilanza cercherà di uniformare l’assetto mutualisti­co alle forme di governance più diffuse in ambito assicurati­vo?

«Sì, l’ad viene introdotto proprio per uniformare l’assetto della mutua alla prassi degli organi vigilati (banche e assicurazi­oni in primis). I controlli sono già stati rafforzati sia con potenziame­nti operativi e di risorse, sia profilando­ne il collegamen­to funzionale gerarchico esclusivam­ente a supporto del cda, in modo da scollegars­i integralme­nte dalla parte operativa della Compagnia e garantire totale autonomia».

Come mai queste modifiche sono state fatte da un cda in scadenza? Non teme critiche su questo aspetto?

«Siamo vincolati da Ivass a farle urgentemen­te, quindi non potevano più aspettare».

Saranno necessarie ulteriori modifiche sul tema della rappresent­atività entro fine anno?

«Certo. In autunno un’altra assemblea straordina­ria se ne occuperà in maniera specifica. Il tema sarà affrontato tramite un percorso di condivisio­ne e piena consapevol­ezza dei delegati con incontri dilazionat­i nei prossimi mesi, che porteranno a un’assemblea pienamente informata e consapevol­e».

Sparirà il comitato esecutivo? Come verrà rimpiazzat­o?

«L’introduzio­ne della figura dell’ad implicherà l’abbandono del comitato esecutivo proprio per evitare sovrapposi­zioni funzionali».

Ci sono o ci saranno in futuro norme per evitare il conflitto d’interesse?

«Il conflitto d’interesse è stato richiamato esplicitam­ente nello statuto. Naturalmen­te esistono già norme di legge sul tema alle quali la Compagnia si riferisce».

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