Antifascisti-Forza nuova, tensione nelle vie cittadine
Giornata di tensioni nelle vie della città. Il centro sociale: basta spazi ai neofascisti
Giornata di tensioni in centro storico fra attivisti del centro sociale Bruno ed esponenti delle associazioni Evita Peron e Lotta Studentesca, sezioni di Forza Nuova. Ai rappresentanti del movimento politico erano stati concessi degli spazi per montare un gazebo e svolgere attività di volantinaggio, ma il permesso è stato accolto negativamente dagli attività del Bruno, scesi in piazza Cesare Battisti per protestare. Gli esponenti del centro sociale si sono spostati lungo le vie della città, finché non è apparso anche un gruppo appartenente alla sfera antagonista. Gli scontri sono stati però evitati dalle forze dell’ordine.
TRENTO Una scritta ha imbrattato nella notte di venerdì il marmo della chiesa di San Pietro. Lo slogan antifascista — non è noto l’autore — è stato impresso sul lato della facciata di fronte al quale era previsto che l’indomani alcuni esponenti delle associazioni Evita Peron e Lotta studentesca, sezioni del partito neofascista Forza Nuova, svolgessero attività di volantinaggio. Una concessione di spazio pubblico accolta negativamente dal Centro sociale Bruno, che ha scelto piazza Cesare Battisti per dar voce al proprio sfogo contro il proliferare di nuove forme di fascismo.
Il gazebo
Il presidio, cominciato nella tarda mattinata di ieri — vi hanno partecipato una quarantina di persone —, non si è trasformato in scontro. Anche perché i due movimenti sono stati tenuti a debita distanza, separati dalla Galleria legionari trentini e da quattro camionette di polizia e carabinieri che hanno circondato lo spiazzo in cui era collocato il gazebo degli esponenti del pensiero neofascista.
«Vogliamo lanciare un chiaro messaggio alle istituzioni: non siamo disposti ad accettare che sia dato spazio in città a organizzazioni neofasciste — spiega Anna Irma Bruno, tra i manifestanti — Soprattutto, trovo scandaloso che all’indomani (riferito all’8 marzo, ndr) della festa della donna possa essere concesso all’associazione Evita Peron di diffondere un concetto di donna fortunatamente superato e figlio di un’ideologia maschilista. E reputo altrettanto aberrante il lascia passare dato a Lotta studentesca. Forse qualcuno ignora che questa associazione vuole riportare il fascismo nelle scuole».
Critica all’Anpi
E a proposito dell’appello dell’Anpi a porre freno alla violenza antifascista commenta: «L’Anpi non dovrebbe pensare a scendere in piazza solo quando fa comodo, ed essere meno silente nel contrasto quotidiano al fascismo». Non sono poi mancati i riferimenti al sostegno dato da Fn a Luca Traini all’indomani dell’attentato di matrice razziale di Macerata. «Ci rendiamo conto che il peso politico di questo gruppo sia ininfluente, come hanno dimostrato le elezioni, ma non possiamo permettere che chi uccide abbia spazio per divulgare la propria ideologia».
Il gruppo del Bruno si è poi spostato in via Belenzani, proseguendo fino a piazza Duomo. Qui ha esposto uno striscione e annunciato «un’assemblea, il 14 marzo alle 20.30, con cui strutturare un gruppo politico antifascista».
Il movimento di anarchici, invece, è stato costretto dall’impraticabilità della zona a restare nelle retrovie. Pur dimostrando di non esser indifferente ai gazebi di Forza Nuova. Intorno alle 14, infatti, il gruppo ha perlustrato la zona adiacente, passando per largo Carducci e virando, una volta notato dalle forze dell’ordine, verso piazza Venezia.
Bruno
L’Anpi è troppo silente , non dovrebbe scendere in piazza solo quando fa comodo
Mercoledì prossimo faremo un’assemblea per costituire un gruppo politico ad hoc