Vaccini, 1.600 colloqui informativi
Presentazione certificati, termine scaduto. Trento, martedì arriva Ricciardi
È scaduto ieri il termine per la presentazione dei certificati vaccinali necessari per evitare l’esclusione dalle scuole. «Ma sui vaccini le sanzioni scatteranno quando saranno ultimate le procedure» specifica la Provincia. I colloqui con i genitori dei bambini da 0 a 6 anni (circa 1.600) si concluderanno entro maggio. Di vaccinazioni si parlerà al convegno «Vaccinar…Sì perché è importante». Relatore d’eccezione Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
TRENTO Ieri è scaduto il termine per la presentazione dei certificati vaccinali necessari per evitare l’esclusione da nidi e materne e, in teoria, i bambini sotto i sei anni, non in regola con la documentazione per le vaccinazioni, da domani non potrebbero essere ammessi in aula. Ma, come noto, non occorre che i bimbi siano già stati vaccinati, basta che sia stata presentata all’Azienda Sanitaria richiesta di effettuazione della vaccinazione e che la somministrazione sia stata fissata anche dopo il 10 marzo.
«Sui vaccini le sanzioni scatteranno quando saranno ultimate le procedure in merito all’obbligo vaccinale — specifica a tal proposito la Provincia —. La legge deve essere rispettata, le sanzioni a carico degli inadempienti scatteranno per tutti nello stesso momento, una volta che l’azienda sanitaria avrà ultimato i colloqui in corso con i genitori e i tutori dei minori non conformi agli obblighi vaccinali».
In questo momento l’azienda sanitaria, seguendo il programma pianificato di colloqui, sta sentendo i genitori e i tutori dei bambini nati nel 2012, circa 350 che hanno 5 anni e andranno a scuola in autunno. Più in generale, i colloqui per i bambini da 0 a 6 anni (circa 1600) si concluderanno entro la fine di maggio.
Compito dell’azienda sanitaria è quello di trasmettere gli esiti al Dipartimento provinciale della Conoscenza. «Stiamo lavorando alla campagna sanitaria e informativa — conferma il direttore generale dell’Azienda Provinciale per i servizi sanitari, Paolo Bordon —. Per rispettare i tempi e i termini che c’eravamo assegnati abbiamo implementato anche i nostri organici. Ogni colloquio con le famiglie dura circa 20 minuti, arrivano genitori che vogliono, e hanno bisogno ,di essere informati».
Bordon sottolinea l’importanza del coordinamento messo in atto con gli assessorati della Salute e dell’Istruzione. «In questi mesi la percentuale di vaccinazioni è notevolmente aumentata», conclude il direttore.
Dell’importanza delle vaccinazioni nell’infanzia si parlerà martedì al convegno «Vaccinar…Sì perché è importante», organizzato dal Lions Club Trento Clesio, in collaborazione con gli altri Club Lions di zona. L’incontro, moderato da Enrico Franco direttore del Corriere del Trentino, sarà aperto a tutti con ingresso gratuito e si terrà presso il cinema Roma (Corso 3 Novembre, 35; inizio ore 20.30) . Relatore d’eccezione sarà Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità che ha avuto un ruolo importante nella predisposizione del Piano nazionale vaccini.
Interverranno Marta Tomasi, ricercatrice di bioetica dell’Università di Trento, l’assessore provinciale alla sanità, Luca Zeni e il direttore generale dell’Azienda Provinciale per i servizi sanitari, Paolo Bordon.
Il dibattito cercherà di fare chiarezza sulle convinzioni che spingono molti genitori ad avere più paura dei vaccini che delle malattie. Malattie terribili come la tubercolosi, la poliomielite, la difterite…ma anche il morbillo di cui in Italia si sta registrando una nuova epidemia con migliaia di casi. In tutta Italia si stima che non siano in regola con l’obbligo vaccinale 30mila bambini.
Bordon
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