Corriere del Trentino

Le restrizion­i anti-diesel dividono «Meglio puntare sui mezzi pubblici»

Giovannett­i: premiamo i virtuosi. Della Ratta chiede il terzo binario per Laives

- Chiara Currò Dossi

Lantschner «Abbiamo energia sufficient­e per coprire il fabbisogno delle auto elettriche»

BOLZANO Il vertice di venerdì mattina tra Provincia, Comuni e Agenzia per l’ambiente (Appa) divide i consiglier­i bolzanini. Da una parte c’è infatti chi, come Gabriele Giovannett­i (Il centrodest­ra Uniti per Bolzano), considera le possibili restrizion­i ai veicoli diesel alle quali si è accennato durante l’incontro come «misure nemmeno vagliabili. Invece di limitare la libertà dei cittadini bisognereb­be promuovere i comportame­nti virtuosi con delle agevolazio­ni». Dall’altra Claudio Della Ratta (Psi), che considera le limitazion­i alla stregua di «un’extrema ratio che va preceduta da interventi che potenzino il trasporto pubblico, a partire dalla costruzion­e del terzo binario verso la Bassa Atesina». Limitazion­e che incontrano un cauto favore da parte dei Verdi che però premono «affinché si incentivi l’acquisto di auto elettriche — spiega Norbert Lantschner — Per i pendolari, poi, si potrebbe pensare di introdurre un “clima ticket” che dia loro diritto all’utilizzo gratuito dei mezzi pubblici in periodi in cui le concentraz­ioni di biossido di azoto sono più elevate».

Di restrizion­i ai veicoli diesel durante il vertice si era parlato con estrema cautela, non sufficient­e però a placare gli animi. Per Giovannett­i, infatti, «chi non pensa all’amlizzarli biente non pensa al futuro ma non è pensabile mettere in campo misure che limitino la libertà dei cittadini. Per di più i veicoli diesel continuano a essere venduti, così che nel 2023, data entro la quale i partecipan­ti al vertice hanno detto di voler risolvere il problema delle eccessive emissioni di biossido di azoto, ce ne saranno ancora molti in circolazio­ne». Per il consiglier­e al posto delle sanzioni a chi non rispetta le nuove restrizion­i «bisognereb­be pensare a incentivar­e i comportame­nti virtuosi. Penso, ad esempio, al caso dei negozi del centro. Invece di punire chi tiene le porte aperte si dovrebbe premiare chi sceglie di chiuderle, per esempio con degli sconti sulle imposte comunali». Allo stesso tempo per Giovannett­i è importante «rendere attrattivo il servizio di trasporto pubblico, potenziand­o la copertura oraria e territoria­le anche delle linee extraurban­e. Solo se mostriamo ai cittadini che possono spostarsi più velocement­e e in maniera più economica con i mezzi pubblici cominceran­no a uti- davvero».

Un potenziame­nto indispensa­bile anche secondo Della Ratta, che torna sulla questione del terzo binario tra Bolzano e Laives. «Magari prolungand­olo anche in Bassa Atesina, così da riuscire a intercetta­re un bacino di 40 mila utenti. Per altro sarebbe un’operazione a costo zero perché coperta con i finanziame­nti del binario aggiuntivo per Merano». Quanto ai limiti, spiega, «dovrebbero rappresent­are un’extrema ratio. Certo è che il fatto che il diesel sia oltremodo inquinante è risaputo, tanto che un veicolo euro 6 inquina molto più di uno a benzina euro 4. Temo che, sotto questo aspetto, qualche misura impopolare vada adottata. Nel complesso sono abbastanza fiducioso del lavoro che viene portato avanti da Provincia e Comuni, ma resto pessimista per quel che riguarda le misure sul breve periodo. Quelle messe in campo fino ad ora, a partire dall’abbassamen­to dei limiti di velocità in autostrada, si sono rivelate solo un palliativo».

Per Lantschner il blocco ai diesel non basta. «Anche i veicoli a benzina rappresent­ano un problema e bisogna cercare di ridurre l’utilizzo di combustibi­li fossili. La soluzione potrebbe essere data dai mezzi elettrici, sul cui utilizzo l’Italia è in pesante ritardo rispetto ai Paesi del nord Europa. Lì, al momento, c’è un auto elettrica ogni 19, da noi solo una ogni 408». Soluzione che potrebbe rivelarsi strategica in un territorio come quello altoatesin­o, dove la produzione di energia da fonti rinnovabil­i (idroelettr­iche in primis) è molto elevata. «Tanto che si stima che se tutti i veicoli attualment­e presenti in provincia fossero elettrici, per soddisfare il fabbisogno basterebbe due volte e mezzo l’energia prodotta dalla centrale di Cardano». Anche il consiglier­e dei Verdi lancia un appello a favore del potenziame­nto del trasporto pubblico, «così come alla possibilit­à, per i pendolari, di usufruire di un carnet di biglietti gratuiti e di un parcheggio di raccolta alle porte del capoluogo, con un servizio di shuttle per raggiunger­e il posto di lavoro».

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L’allarme Traffico in corso Libertà. Auto nel mirino per i pesanti sforamenti sui limiti fissati dalle norme europee al biossido di azoto
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Norbert Lantschner
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Claudio Della Ratta
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Gabriele Giovannett­i

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