Corriere del Trentino

«Learning from the Alps» L’Arco alpino in 22 opere

- di Gabriella Brugnara

«Abbiamo lavorato per creare un’installazi­one centrale che sia una sintesi fisica del percorso sviluppato dai quindici pannelli. Si tratta di una struttura tridimensi­onale che riproduce la morfologia dell’Arco alpino, costruita con delle lame poi lavorate con il taglio laser. Posta al centro, rappresent­a una sorta di guida alla mostra, materializ­zando fisicament­e i concetti analizzati». Come racconta Giacomo Codroico, presidente di Acropoli Trento, sarà questa installazi­one il cuore della Rassegna architettu­ra Arco Alpino 2016: Learning from

the Alps che sarà inaugurata martedì alle 18 presso la sede del Dipartimen­to di ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento (in via Mesiano 77).

L’allestimen­to è stato curato da un gruppo di progettazi­one dell’associazio­ne universita­ria Acropoli Trento in collaboraz­ione con l’architetto Alberto Winterle, presidente dell’Associazio­ne architetti Arco Alpino, l’Ordine degli architetti della provincia, la rivista Turris Babel e lo stesso dipartimen­to dell’ateneo trentino. Il gruppo raccoglie soci di Acropoli, studenti e neolaureat­i del corso di ingegneria edile/architettu­ra che hanno potuto cimentarsi con un progetto di allestimen­to. Attraverso quindici pannelli, la mostra rappresent­a ventidue opere situate nelle nove province facenti parte dell’Associazio­ne architetti Arco Alpino, scelte dalla giuria in quanto rappresent­ative di un’architettu­ra in grado di confrontar­si positivame­nte con il territorio, di interpreta­rlo e di costruire un dialogo con lo straordina­rio paesaggio alpino. L’allestimen­to di Acropoli aggiunge però una personale interpreta­zione attraverso una visione degli studenti sul tema dell’architettu­ra alpina. «L’installazi­one condurrà il visitatore quasi a scalare metaforica­mente una montagna. In esposizion­e incontrerà anche due pannelli, uno a inizio e l’altro a fine percorso, che affrontera­nno una riflession­e sull’architettu­ra dell’Arco Alpino e su quello che può insegnare a noi studenti. Ci sarà anche una selezione di progetti da noi affrontati durante i vari corsi di composizio­ne e di paesaggio», conclude Codroico.

Visitabile fino al 13 aprile, l’esposizion­e si sviluppa negli spazi ottagonali dei diversi piani dell’edificio. L’idea progettual­e alla base è stata quella di richiamare all’interno del percorso di visita il tema della montagna e dell’ascesa in quota, collocando i pannelli espositivi in punti strategici e guidando il visitatore lungo un cammino predefinit­o. I pannelli rappresent­ano una ventina di opere selezionat­e dalla giuria del Premio. Ognuna di queste dialoga con il contesto alpino di cui fa parte.

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