Irruppe in casa «Lei mi aveva già ospitato»

«La nonna, la conosco. Già altre volte mi aveva ospitato». È il racconto fatto in aula, davanti al giudice Enrico Borrelli, dal ventisettenne di origini africane, difeso dall’avvocato Massimo Stringini, arrestato sabato dai carabinieri di Trento, per violazione di domicilio e resistenza pubblico ufficiale. L’uomo venerdì si era presentato a casa di una novantenne a Lavis e, fingendosi il figlio, è entrato nell’abitazione. Cacciato dalla donna che, urlando, ha allertato i vicini di casa, l’uomo ne n’è andato, ma ha rubato un mazzo di chiavi e nella notte è tornato, barricandosi. Ieri il processo per direttissima. L’udienza è stata rinviata.