«Depuratore, il fermo non sia prolungato»
«Limitare il fermo degli impianti al tempo strettamente indispensabile». Lo ha detto il vicepresidente Alessandro Olivi ieri all’incontro con i sindacati in merito alla questione Aquaspace/Tessil4. Il depuratore di Aquaspace è sotto sequestro per presunto traffico illegale di rifiuti. Il blocco delle attività coinvolge gli addetti (15) e anche il ramo roveretano di Tessil4 (65) che ha bisogno del depuratore per essere sostenibile economicamente. Rischiano il posto 80 lavoratori. C’è fiducia nell’operato della magistratura, ma con l’auspicio che le indagini in corso non comportino un fermo-macchine prolungato. «Abbiamo sempre detto che tutela dell’ambiente e sviluppo industriale devono convivere e cooperare — ha sottolineato Olivi —. L’ambiente è un bene comune come lo è il lavoro. Attendiamo con rispetto gli esiti delle indagini della magistratura alla quale ci sentiamo però di chiedere di limitare il fermo degli impianti al tempo strettamente indispensabile. Tutte le parti coinvolte, istituzioni, lavoratori, impresa, devono sentirsi impegnati al fine di raggiungere nel più breve tempo possibile l’obiettivo della ripresa delle attività, nel rispetto delle regole. È evidente però che in questa vicenda la parte più debole sono i lavoratori, che rischiano di pagare il prezzo più alto».