Musical Dialogues 2018 Tra musica e narrazioni
Tre serate di racconto in musica a Merano con lo scopo di testimoniare altrettante esperienze narrative che si dipanano attraverso il pentagramma e la pagina scritta così come la conoscono anche coloro che di musica son digiuni. Il 15 e 29 marzo e il 12 aprile, al Centro per la Cultura di Merano torna Musical Dialogues, che propone tre appuntamenti di musica da ascoltare, comprendere e conoscere. Inizio delle serate alle 21 con entrata libera.
La musica è parte fondamentale del paesaggio sonoro che ci circonda. Non ne è spesso, però, l’essenza: ci sono infatti anche i rumori, le voci, I silenzi. «Può capitarci di ascoltare distrattamente oppure con diverse “attenzioni”: alle sensazioni e immagini che la musica ci ispira, alla scrittura e all’esecuzione di ciò che stiamo ascoltando — sottolineano i responsabili della rassegna — e non raramente capita di sapere poco o nulla di chi la musica che ascoltiamo ha prodotto, perdendo così parte dell’incontro tra chi suona e chi ascolta». Un’occasione per scoprire la storia di ciò che ascoltiamo e, dunque, qualcosa di autori ed esecutori, ce la offre l’edizione primaverile di
Musical Dialogues. La rassegna organizzata da Mairania 857 proporrà tre appuntamenti musicali che si svolgeranno al Centro per la Cultura di Merano, unendo all’ascolto quello della narrazione di fatti e persone legate ai brani.
Il primo capitolo si terrà domani e abbraccerà il rock degli anni ’90. La voce narrante di Vanja Zappetti e l’esecuzione musicale di Jack Freezone & The Swinin’ Ciccioli guiderà il pubblico attraverso grunge, indie, trip hop e big beat, spiegandone origini e evoluzione.
Il 29 marzo, Stefano Nicli e Mauro Ferrarese renderanno omaggio al «Delta Blues», suonando e raccontando le «radici delle radici» di buona parte della musica che guarda a territori, atmosfere e orizzonti cercando anche di riproporli in occasioni sempre inedite.
Ragtime, dixieland, swing, bebop, cool jazz, hardbop, free jazz, jazz rock e worldmusic racchiusi in un manuale di storia del jazz di 80 minuti. È questo l’ultimo appuntamento della rassegna che il 12 aprile vedrà esibirsi la funambolica formazione composta dalla sassofonista Helga Plankensteiner e i Revensch. Con in testa Miki Loesch, considerato a ragione uno dei pianisti più eclettici, creative e rigorosi della intera Euregio. Un finale in gran bellezza per una rassegna che si nutre della bravura delle formazioni e dei solisti, piuttosto che di una idea di partenza volenterosa quanto acquisita da anni ed anni in tutto il mondo.
Per ulteriori informazioni: info@mairania857.org – www.mairania857.org