Valcanover, omicidio stradale per Kasami
Pena di 2 anni e 8 mesi per Fisnik Kasami. Risarcita la famiglia: pagati 600.000 euro
La condanna più pesante, con cui dovrà fare i conti per tutta la vita, è la perdita del suo migliore amico. Ma ora anche la giustizia presenta il conto. Il giudice Marco La Ganga ha condannato per omicidio stradale il ventitreenne perginese, Fisnik Kasami, a 2 anni e 8 mesi per il tragico schianto avvenuto il 17 novembre del 2016 a Valcanover. Era lui alla guida della Ford Fiesta «truccata» che viaggiava ad alta velocità verso Calceranica. Il giovane ha perso il controllo dell’auto ed è piombato contro il guardrail. Un urto violento che è costato la vita ad Andrea Sartori. Ieri si è chiusa l’udienza in rito abbreviato. L’assicurazione ha risarcito la famiglia di Sartori, sono stati pagati circa 600.000 euro.
TRENTO Erano come due fratelli. A dicembre sul suo profilo facebook ha postato l’ennesima foto insieme con i volti sorridenti e il pollice alzato. Uno scatto per tentare di fermare il tempo, cancellare quei terribili attimi lungo la strada provinciale per Calceranica, la pioggia, la velocità, l’auto senza più controllo e poi lo schianto.
Non si può tirare indietro le lancette dell’orologio, lui lo sa bene, ma per Fisnik Kasami, 23 anni, per gli amici «Nik Fisher», è come se il tempo si fosse fermato a quel giorno. Deve convivere con il profondo dolore di aver perso il suo migliore amico e con il senso di colpa perché quella notte del 17 novembre 2017 era lui alla guida della Ford Fiesta che si è schiantata ad alta velocità contro le rocce, all’altezza di Valcanover. Andrea Sartori è stato sbalzato dall’auto e proiettato fuori dall’abitacolo. Aveva 27 anni. La famiglia di Andrea è sempre stata vicina a Nik, non lo ha mai accusato, ma lui adesso deve fare i conti anche con la giustizia.
Ieri il giovane, difeso dall’avvocato Claudio Tasin, è stato condannato per omicidio stradale a 2 anni e 8 mesi in rito abbreviato. Il gup Marco La Ganga ha concesso le attenuanti generiche (il ragazzo è incensurato) e l’attenuante per il risarcimento danno. L’assicurazione ha già risarcito la famiglia di Sartori versando circa 600.000 euro ai genitori e alla sorella del giovane. È stato risarcito anche l’altro amico che era sull’auto di Nik e ha riportato ferite, ma non gravi. Kasami non potrà beneficiare della sospensione condizionale della pena, visto che la condanna è sopra i due anni, ma rientra comunque nella forbice dei quattro anni che apre la strada alla richiesta di messa alla prova. Resta la condanna, una pena decisamente inferiore a quella chiesta dalla Procura. La pm Alessandra Liverani ieri mattina in aula ha chiesto la condanna di Kasami a cinque anni, non ha concesso neppure le attenuanti generiche in quanto si tratta, ad avviso della Procura, di un fatto molto grave. La pm ha contestato il reato di omicidio stradale con l’aggravante dell’alta velocità. Il contachilometri — ha contestato l’accusa — è rimasto bloccato alla misurazione di 155 chilometri all’ora, quindi ampiamente superiore al limite consentito. E in quel tratto di strada, all’altezza di Valcanover, tra il ristorante «Da Ciolda» e la pizzeria «Happy Days» il limite di è di 50 chilometri orari. Inoltre la Ford Fiesta era «truccata», ma questo non è stato contestato in quanto la macchina avrebbe comunque potuto raggiungere quella velocità. La legge prevede che nei casi in cui la velocità del conducente sia pari o superiore al doppio di quella consentita la pena è simile a quella prevista per chi guida ubriaco. Sarebbe stata proprio la velocità, l’usura dei pneumatici e l’asfalto bagnato dalla pioggia a tradire Kasami che ha perso il controllo dell’auto e si è schiantato prima contro il guardrail e poi contro la roccia.