Corriere del Trentino

Fecondazio­ne eterologa, Arco si attiva

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Al centro di procreazio­ne assistita di Arco si rafforzano i servizi per la assistenza preimpiant­o e la fecondazio­ne eterologa, con la possibilit­à di conservare gli ovociti.

Si anticipano in provincia di Trento le novità previste dai nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) e dai pronunciam­enti della Corte costituzio­nale in materia di procreazio­ne medicalmen­te assistita, con particolar­e riferiment­o alle procedure di tipo eterologo e alla diagnosi preimpiant­o. «Con questa delibera — ha spiegato l’assessore Zeni — introducia­mo la possibilit­à per le coppie di accedere alla fecondazio­ne eterologa, disciplini­amo tutte le modalità e in particolar­e prevediamo e introducia­mo dei livelli di assistenza preimpiant­o. Si prevede il medical freezing, in modo da permettere alle coppie di conservarl­i e di procedere poi con la gravidanza e il social freezing, ovvero il reperiment­o degli ovociti».

Il Centro provincial­e per la procreazio­ne medicalmen­te assistita di Arco nel 2016 ha eseguito complessiv­amente quasi 800 cicli di Pma di tipo omologo; ora, a regime, potrà, garantire in forma diretta anche le attività di procreazio­ne medicalmen­te assistita di tipo eterologo e la diagnosi genetica preimpiant­o.

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