Cannabis terapeutica
Attraverso il giornale voglio inviare una lettera aperta all’assessore alla salute e politiche sociali della Provincia, Luca Zeni.
Con la delibera numero 937 del 31 maggio 2016, la giunta provinciale ha avviato l’erogazione di preparazioni galeniche magistrali a base di cannabis a carico del servizio sanitario. In breve tempo le strutture sanitarie hanno segnalato al ministero della salute l’incremento del consumo di inflorescenze di cannabis. Le farmacie ospedaliere, comunali e private presenti sul territorio spesso non riescono a soddisfare in tempi ragionevoli le richieste dei pazienti.
Recenti notizie di stampa poi rivelano l’introduzione di un nuovo farmaco chiamato Pedanios (Pedanios 22/1 e 20/1) che si affiancherebbe al Bedrocan e Bediol di importazione olandese e al Fm2 dell’Istituto farmaceutico militare di Firenze. Non v’è ancora notizia, tuttavia, della presenza di simile farmaco sul territorio provinciale.
L’Azienda sanitaria è un ente strumentale della Provincia dotato di autonomia imprenditoriale che interviene di fatto nella definizione delle politiche sanitarie. Nell’ambito delle politiche sanitarie rientra anche l’approvvigionamento di farmaci e di preparati galenici. Pare che alla giunta spetti il compito di facilitare il rifornimento dei farmaci come appare dal contenuto della delibera del 27 ottobre 2017, numero 1775 che ha incrementato, con effetto retroattivo a far data dal marzo 2017, l’importo rimborsabile alle farmacie che offrono preparazioni galeniche, discostandosi dalle indicazioni nazionali.
A questo punto chiedo quali siano le iniziative poste in essere dalla Provincia, e in particolare dall’assessorato alla salute e politiche sociali, per garantire la presenza nelle strutture pubbliche dei farmaci a base di cannabis (e quindi anche del nuovo farmaco,
salvo non si tratti di una bufala) e per sollecitare le farmacie all’approvvigionamento degli stessi preparati. Se la Provincia, poi, ritiene utile monitorare periodicamente la presenza e la disponibilità dei farmaci a base di cannabis sul territorio provinciale e rendere pubblici i dati raccolti.
Se sempre la Provincia inoltre non ritiene che possa essere utile sfruttare le possibilità
offerte dall’articolo 18 quater del disegno di legge 148/2017 in modo da investire la Fondazione Mach di san Michele per progettare un centro di produzione (eventualmente dopo un periodo di sperimentazione) di cannabis terapeutica in loco, con un ritorno sul territorio provinciale in termini sia occupazionali sia finanziari. Fabio Valcanover,