Corriere del Trentino

Lupi, Messner attacca gli esperti riuniti al Muse La replica: parole inutili

Questione lupo, Messner attacca ancora: «Gli esemplati più pericolosi vanno abbattuti»

- Conti, Pagliuca

«Gli esperti riuniti al Muse non capiscono nulla». Questo il giudizio di Reinhold Messner sulla questione lupo. «Queste persone — attacca l’alpinista — non sanno cosa accade in montagna». «Non sa di cosa parla» replica Giuseppe Canavese, coordinato­re di Life WolfAlps.

BOLZANO «Gli esperti riuniti al Muse? Non capiscono nulla». Dalle nuvole di Castel Firmiano sopra Bolzano Reinhold Messner invia uno strale verso gli studiosi riuniti a Trento perdendo la pazienza su un tema caldo che lo coinvolge molto: il lupo. Già nei giorni scorsi il re degli Ottomila (con un passato politico vicino ai Verdi) si era espresso a favore della petizione promossa dall’assessore provincial­e Arnold Schuler per chiedere all’Europa l’abbassamen­to della soglia di protezione del lupo. In sostanza la domanda di un lasciapass­are per abbattere alcuni esemplari sottoscrit­ta da 21.000 persone. Messner, sempre molto attento anche al vento politico, si era prontament­e affiancato alla Stella Alpina che in questi anni lo ha sorretto nella costruzion­e del suo percorso museale ringhiando in faccia al lupo.

«Purtroppo l’habitat della nostra montagna è molto antropizza­to ed è frutto dell’intenso lavoro dei contadini. Oggi la convivenza con questo animale non è possibile, se non attraverso una dura selezione del numero di esemplari. Sono assolutame­nte in linea con Schuler nella richiesta di poter abbattere i lupi più pericolosi. Un branco è in grado di uccidere 50 pecore in pochissimi tempo, anche senza necessità alimentari. Significa mettere in ginocchio un contadino».

A Trento, però, fior di esperti che non scalano le vette indiane ma di mestiere studiano proprio gli animali hanno approfondi­to un piano di convivenza da sottoporre al ministero. Ragionano sul nulla? «Sì, non capiscono nulla. Hanno mai gestito un maso queste persone? Che ne sanno di quello che accade davvero in montagna?». Nella sua crociata, dunque, l’alpinista non risparmia nessuno: «Sarebbe molto più facile schierarsi dalla parte dei lupi evitandosi le follie di alcuni animalisti. Sarebbe più popolare ma io dico la verità».

Un’altra verità è che negli ambienti politici di potere vicini ai partiti tedeschi di governo, al contrario, è molto più popolare e facile appoggiare i contadini. Rispetto ai lupi hanno il potere del voto. «I politici devono difenderci — chiude Messner — perché se non ci tutelasser­o io mi guarderei bene dal dare a loro il mio voto».

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(Foto Rensi/Klotz) Re degli Ottomila L’alpinista Reinhold Messner

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