GLI UMANISTI IMPRENDITORI
Se le imprese cercano umanisti vuol dire che il vento di un nuovo rinascimento comincia a soffiare sul Trentino. Nicola Svaizer, vicepresidente degli Artigiani, al «Career Fair» dell’Università di Trento ha intrecciato i fili di una trama che tiene insieme laureati in discipline umanistiche, creatività e innovazione. Proprio nel laboratorio dell’artigianato tecnologico «Ignazio Pomini» la contaminazione di saperi diversi ha trasformato una piuma in una lampada: un vero e proprio oggetto artistico. L’insorgere rinascimentale rappresenta una forma d’arte in cui lo spirito d’avventura, d’immaginazione, di autonomia rende accessibile il percorso imprenditoriale ad artisti, scienziati e umanisti. Questo il concerto che ha visto come protagonisti gli ideatori del Rinascimento cinquecentesco. Oggi la digitalizzazione è il mezzo tecnologico che facilita e amplia la formazione di reti in cui l’apprendimento reciproco, attraverso esperimenti che sfociano in opportunità di business, si svolge più velocemente che altrove. Insomma, assistiamo al risorgere dell’arte imprenditoriale con l’artista artigiano che fa la differenza culturale grazie anche alle nuove tecnologie che lo coadiuvano nella produzione.
Masaccio, primo grande interprete della pittura rinascimentale, fu un pioniere di quell’ibridazione culturale che rese unico e universale il Rinascimento italiano. Mescolando in modo creativo i segmenti del Dna dell’arte — scultura, pittura, matematica, geometria, architettura — Masaccio contribuì significativamente all’alfabetizzazione culturale che contraddistinse il periodo rinascimentale e portò alla successiva rivoluzione scientifica e all’età dei lumi.
Jacob Christoph Burckhardt, influente storico, definì «antroprocentrico» il Rinascimento, interpretando tale età in termini di valori ed esperienze umane individuali al centro dell’universo. «Antropocene» viene definita l’età in cui viviamo oggi, che ha come protagonista indiscusso l’uomo, il quale attraverso le sue molteplici attività modifica pesantemente l’ambiente fisico, sociale, imprenditoriale. Varando progetti in cui si incontrano approcci scientifici e umanistici alla creatività, gli imprenditori del XXI secolo aprono una finestra su scenari innovativi dove le discipline umanistiche sono un punto di forza.