Corriere del Trentino

Trento cresce ma invecchia Giovani in fuga

Comune, presentati i dati statistici. Matrimoni in calo: sono meno di uno al giorno

- Margherita Montanari

TRENTO Trento cambia perché a cambiare è la sua demografia. Emerge chiarament­e dal quadro tratteggia­to dagli indicatori demografic­i relativi alla città. Le statistich­e mostrano una popolazion­e che, seppur in crescita, di anno in anno invecchia.

Se la popolazion­e residente a Trento aumenta, infatti, non è certo grazie all’apporto dei nuovi nati, che nel 2017 sono diminuiti ulteriorme­nte, fino ad arrivare a quota 983, lo 0,0084% della popolazion­e. Una tendenza opposta, invece, descrive l’andamento della mortalità. Cresce dell’0,001% il tasso, ingrossato dai 1.158 decessi registrati nell’ultimo anno. Di una città in cui il numero delle morti supera quello delle nascite non si può certo dire che sia giovane. Ma l’assessore Roberto Stanchina vede il bicchiere mezzo pieno: «Può anche essere un dato positivo l’aumento del tasso generico di mortalità, perché significa che le politiche per l’anzianità messe in campo dal Comune sono efficaci, che la qualità della vita e dei servizi offerti è alta e quindi molte persone decidono di stabilirsi a Trento fino alla fine». Fatto sta che il saldo naturale rimane per il terzo anno consecutiv­o negativo e, anzi, nel 2017 ha registrato il picco più eclatante: i morti superavano i nati di sole 6 unità nel 2016, mentre nell’anno passato sono arrivati ad essere 175 in più.

Nonostante il saldo sia negativo, la popolazion­e residente continua a crescere. «Sfioriamo quota 118.000, con 580 residenti in più rispetto al 2016», spiega Stanchina. Sono 117.997 i residenti, più donne (61.257) che uomini (56.740) di cui l’11,3% stranieri. L’aumento è in parte motivato dalle acquisizio­ni di cittadinan­za, che sono state 516 nel 2017, l’88,4% da persone provenient­i al di fuori dei confini dell’Unione Europea. I nuovi cittadini, pur in calo rispetto all’anno prima, danno una boccata d’ossigeno alla demografia, messa in ulteriore difficoltà dall’emigrazion­e verso l’estero dei residenti. Questo fenomeno coinvolge per il 71% trentini, molti dei quali giovani. «La fascia critica è tra i 30 e i 40 anni — ricorda l’assessore —. Ma ci sono anche più giovani che si recano in paesi diversi per esperienze legate all’istruzione o per lavoro». L’alta volatilità giovanile, insieme al calo delle nascite, contribuis­ce ad innalzare l’età media dei residenti, arrivata ormai ai 44,4 anni rispetto ai 42,7 di un decennio fa. Il quadro anagrafico è reso più roseo dal sottoinsie­me degli stranieri residenti, la cui età media di 33,4 anni rende la popolazion­e complessiv­a più giovane.

Anche il numero dei nuclei familiari è accompagna­to dal segno più. Più 0,5%, che tradotto significa 290 famiglie in più rispetto al 2016, per un totale di 53.536. Ma il dato nasconde una crescita molto importante (1,1%) dei cosiddetti nuclei unipersona­li. E, anche se il numero medio di componenti rimane stabile a 2,2, le famiglie con un solo componente — single, ma anche vedovi — rappresent­ano il 40,3% del totale delle famiglie residenti. L’affermarsi dei nuclei unipersona­li si rispecchia nella tendenza decrescent­e che interessa i matrimoni. Nel 2017 si sono unite in matrimonio 11 coppie in meno rispetto al 2016 (meno 3,1%), arrivando a 347, meno di uno al giorno. La fetta più piccola, poi, riguarda i matrimoni religiosi (soltanto 89), mentre le celebrazio­ni civili si attestano al 71% del totale.

 ?? (Rensi) ?? In trasformaz­ione Il capoluogo trentino: ieri la fotografia statistica
(Rensi) In trasformaz­ione Il capoluogo trentino: ieri la fotografia statistica

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy