Autobrennero, i soci spingono l’in-house
Assemblea, i privati si astengono sulle linee guida. Il 19 aprile altra seduta per il bilancio
TRENTO L’assemblea dei soci di Autobrennero ha approvato ieri l’intenzione di proseguire con i passi necessari affinché si possa addivenire al rilascio della concessione in-house, così come previsto dall’articolo 13 bis della legge di bilancio dello Stato approvata nel dicembre scorso.
Nella legge di bilancio però si prevede che possa essere semplicemente la società Autobrennero, depurata dai soci privati, a gestire la concessione.
Non la pensano così invece al Ministero dei Trasporti, da dove è arrivata chiara la richiesta che le due province autonome diano vita a una newco interamente pubblica. Seguire questa seconda linea d’azione vorrà dire proseguire sulla falsariga di quanto sta avvenendo in Friuli Venezia Giulia, dove la regione ha dato vita a una società interamente privata, per un terzo anche in mani venete, la «Società autostrade Alto Adriatico spa».
Lo stesso potrebbero fare ora le province di Trento e Bolzano. Ma non è ancora chiaro, fra le altre cose, come la newco potrebbe poi gestire il tesoretto da 600 milioni di euro necessario al rilascio della concessione, dal momento che il tesoretto si trova nelle casse di Autobrennero.
Nessuna certezza insomma, salvo quella che fra poco il capo del governo cambierà e alla linea favorevole di Paolo Gentiloni, attuale presidente del consiglio, potrebbe succederne una non altrettanto propizia alla rapida chiusura dell’accordo.
Forse anche in attesa di avere chiarimenti sul futuro, i soci privati — anche ancora attendono di essere liquidati, in attesa di un accordo sul quantum — si sono astenuti dal voto sulle linee guida, propedeutico all’assemblea dei soci, convocata per il prossimo 19 aprile e chiamata a votare un bilancio in aumento del 14%.