Festeggiata la coppia d’oro «I sogni vanno inseguiti»
Ieri a Cavalese la festa per i due atleti plurimedagliati alle Paralimpiadi. Felicetti: un successo di tutti Medaglie
Grande festa ieri a Cavalese per il rientro a casa di Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal dopo le vittorie in Corea. I due atleti accolti da una folla: «I sogni vanno sempre inseguiti».
CAVALESE Campioni nello sport ma soprattutto nella vita, quella vera, che si costella di prove, fatiche, sfide e traguardi, ma anche di meriti conquistati e valori mai spenti. Questo e molto di più sono i ragazzi «d’oro» di Cavalese, Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal, rispettivamente campione paraolimpico di sci alpino insieme alla sua fondamentale guida, appena rientrati in Italia dalla Corea, dopo la conquista di 4 medaglie (due ori, un argento e un bronzo) alle Paralimpiadi.
L’Istituto La Rosa Bianca di Cavalese, dove i ragazzi appena diciannovenni sono iscritti all’ultimo anno del liceo, li ha accolti e omaggiati da veri campioni del mondo. Commoventi le parole spese dal dirigente scolastico dell’istituto, Marco Felicetti, che ha ringraziato soprattutto la comunità di ragazzi che dirige e cui, ogni giorno, rinnova un senso di affetto e condivisione. «In questi dieci giorni abbiamo scoperto come nella nostra comunità ci siano dei valori tanto profondi quanto significativi, primo tra tutti la solidarietà. Giacomo, oltre ad essere un agonista eccezionale, è anche un amico fidato. Tra lui e Fabrizio c’è reciproca comprensione e sintonia, che ha permesso a entrambi di fare qualcosa di eccezionale. Il risultato è importante ma non determinante, ciò che conta è aver dato tutto. Questa vittoria non è solo di Giacomo e Fabrizio e delle loro famiglie, è dell’intera comunità e di quei ragazzi diversamente abili che hanno sognato insieme a loro, dall’Italia, realizzando che è possibile arrivare lontano».
Un senso di appartenenza che Jack e Fabri esperiscono da sempre. «La medaglia più importante per me — racconta Bertagnolli — è stata la prima, quella del terzo posto, che ha dato il via a una serenità e una spinta positiva che ci ha permesso di arrivare in alto. Un altro momento indimenticabile riguarda il secondo oro nel gigante, conquistato dopo una gara dura e combattuta: ci abbiamo creduto fino in fondo». Anche per Fabrizio Casal, da tre anni «occhi» di Giacomo, le emozioni sono state molte: «Il ricordo più forte è stato il grido di gioia di Giacomo dopo la prima vittoria, in quel grido c’era tutto il percorso di un sogno che è stato coronato». Un volo
Sono quelle conquistate dai due atleti alto, ma che riporta anche a terra con i piedi ben saldi, dove i ragazzi ora pensano al loro futuro con la maturità. Tanti i rappresentanti presenti alla festa dei due studenti, tra i primi l’assessore provinciale Tiziano Mellarini che ha ricordato come lo sport non sia business, ma un valore aggiunto alla vita. Un augurio incoraggiante anche dall’ex campione paralimpico Alessandro Daldoss che ha avuto la gioia di assistere alle gare in Corea. «Jack e Fabri ci insegnano che un sogno va perseguito e inseguito e tutti possono realizzarlo, superando ostacoli insormontabili».