Corriere del Trentino

Degrado e sfiducia Andreatta affronta l’insidiosa seduta

I dati di gennaio: arrivi a +8%. Bosco: «Merito delle nevicate e della promozione»

- Andrea Rossi Tonon

TRENTO Il primo sole di primavera comincia a sciogliere la neve ma non cancella il sorriso dal volto degli operatori turistici. Impiantist­i e direttori delle aziende di promozione turistica sono concordi: «È stata una stagione decisament­e positiva». Talmente buona, con nevicate anche recenti, che proseguirà fino all’8 aprile in alcune località e fino al 15 in altre.

«Abbiamo iniziato a sciare molto presto, già a metà novembre», spiega Francesco Bosco, presidente della sezione impianti a fune di Confindust­ria Trento e direttore della Funivie Madonna di Campiglio spa. «Chiuderemo la stagione il 15 aprile a Campiglio mentre a Folgarida, Marilleva e Pinzolo l’8» continua Bosco, che preannunci­a «numeri positivi sia per quanto riguarda gli incassi sia i primi ingressi, grazie alle abbondanti nevicate ma anche a un’incessante opera di promozione».

Le copiose precipitaz­ioni nevose hanno consentito di risparmiar­e sulla produzione di neve artificial­e: «Non molto a dire la verità, perché le stazioni organizzat­e a novembre hanno preparato il fondo . Direi che abbiamo sparato circa un quarto di neve in meno rispetto all’anno scorso».

A dirsi soddisfatt­i sono anche i direttori delle aziende di promozione turistica. Complessiv­amente le strutture alberghier­e hanno registrato a gennaio un incremento di arrivi pari all’8% rispetto al gennaio 2017 e dell’8,6% delle presenze. Le strutture extralberg­hiere, invece, hanno visto salire i numeri dell’8,7% per quanto riguarda gli arrivi e dell’11,3% delle presenze.

In Val di Fiemme, spiega Bruno Felicetti, «abbiamo registrato un incremento sia negli arrivi che nelle presenze nonostante qualche weekend sia sfumato per il maltempo». I dati dell’istituto di statistica della Provincia (Ispat) dicono che in valle gli arrivi registrati dalle strutture alberghier­e a gennaio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono cresciuti del 5,5% mentre le presenze sono aumentate dell’8,6%. «A febbraio la crescita è compresa fra il 7 e l’8% e anche marzo sta andato molto bene» aggiunge Felicetti.

Fra Trento, il monte Bondone e lungo la Valle dei Laghi si è registrato addirittur­a un nuovo record. «A gennaio contiamo circa 96 mila presenze, un dato straordina­rio» sottolinea Elda Verones. I dati più recenti, quelli riferiti a febbraio, parlano di un incremento del 5% sia per gli arrivi che per le presenze.

«Anche per la Val di Fassa è stata un’ottima stagione invernale — commenta Andrea Weiss — Nei primi tre mesi l’incremento è compreso fra il 9 e il 10% rispetto all’anno scorso. Venivamo da tre anni in cui è mancata la neve naturale a inizio stagione. C’è voglia di sci, di Dolomiti e più in generale di vacanze in montagna» riassume Weiss, che in controtend­enza rispetto agli altri territori spiega di aver registrato «segnali migliori dai turisti stranieri rispetto agli italiani» e inoltre «di vedere molti clienti arrivare dall’Est Europa con prenotazio­ni individual­i, segnale che Repubblica Ceca, Polonia e Russia ormai ci conoscono e ci apprezzano senza il bisogno dei tour operator».

Il mercato nazionale è comunque andato bene, in crescita rispetto all’anno scorso, ma in alcune zone la spinta è stata maggiore. «A febbraio, in particolar­e, i turisti stranieri sono cresciuti del 40%» spiega Verones.

I primi dati, insomma, fanno presupporr­e che l’inverno 2018 abbia tenuto testa alla stagione record targata 2017. Non resta che attendere le statistich­e ufficiali, con gli sci ai piedi anche dopo Pasqua.

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 ??  ?? Risparmio Le copiose precipitaz­ioni nevose hanno consentito di risparmiar­e sulla produzione di neve artificial­e. La stagione è iniziata a metà novembre e proseguirà fino all’8 aprile in alcune località, fino al 15 in altre
Risparmio Le copiose precipitaz­ioni nevose hanno consentito di risparmiar­e sulla produzione di neve artificial­e. La stagione è iniziata a metà novembre e proseguirà fino all’8 aprile in alcune località, fino al 15 in altre

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