Corriere del Trentino

Diatec travolgent­e Lanza e Kovacevic stendono Verona

I gialloblù dominano il derby dell’Adige e volano in semifinale

- Erica Ferro

A fine partita ad Angelo Lorenzetti trema la voce e brillano gli occhi. In una settimana la sua Diatec ha conquistat­o l’accesso ai quarti di finale di Champions league e ieri, al termine di una partita quasi perfetta, la semifinale scudetto di SuperLega eliminando Verona.

«Questi traguardi erano lontanissi­mi a inizio stagione» ricorda. È stata anche undicesima in classifica Trento. Ora, tuttavia, di nuovo fra le migliori quattro del campionato. Oggi saprà chi, fra Perugia e Ravenna, affronterà giovedì sera: se fosse la Sir sarebbe la terza semifinale stagionale dopo Supercoppa e Coppa Italia. Se si qualificas­sero gli umbri, inoltre, l’Europa per Trentino volley nella prossima stagione sarebbe assicurata.

Il tabellino di ieri sera restituisc­e un 7 alla voce muri per la Diatec e un 10 per gli ace: trascinata da Filippo Lanza (alla fine mvp) e Uros Kovacevic, la squadra di Lorenzetti ha saputo partire decisa e non cedere il fianco all’avversario, nemmeno nei momenti più delicati del match, chiudendo la contesa in tre set (25-20, 25-22, 25-15). Per i primi sette punti del primo parziale, tuttavia, si vede solo Verona: gli attaccanti trentini faticano a mettere palla a terra ma gli errori degli scaligeri li tengono vicini nel punteggio. Quando Kozamernik, poi, sblocca la situazione ecco che Trento registra tutti i fondamenta­li, a partire dal muro e dal servizio. Micidiali le sue bande, trasforman­o in punto quasi tutto quello che toccano.

Verona si affida principalm­ente a Maar per cercare di tenere il passo della Diatec, che tuttavia scappa già sul 1612 e non si fa più riprendere.La buona notizia, per la squadra di casa, è che nel secondo set entra in partita anche Luca Vettori, facendo crescere sensibilme­nte le percentual­i d’attacco trentine: l’opposto, che nel primo set aveva colleziona­to un misero 20% a rete, si riprende e mette a segno, fra l’altro, anche il decisivo muro del 24-22 su Jaeschke che consente poi a capitan Lanza di chiudere la frazione.

Un altro finale di set controllat­o a dovere dalla Diatec, come successo martedì contro lo Chaumont, le permette di uscire dal momento di confusione in cui l’aveva gettata il servizio di Pajenk nel finale: dopo essere stata sotto anche di sei lunghezze (16-10, 18-13), la Calzedonia aveva agguantato il pareggio al 21 e al 22.Gli scaligeri, però, al rientro in campo (con Manavi in banda e Jaeschke nel ruolo di opposto al posto di Stern) si arrendono presto all’onda d’urto trentina: il servizio di Lanza permette di scavare un primo solco (14-7), incrementa­to, poi, dal turno in battuta di Kovacevic (pure 3 ace di fila) che mette definitiva­mente fuori gioco Verona.

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(Foto Rensi) Il trionfo Due momenti dell’incontro

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