Corriere del Trentino

«Una persona molto preparata Destino crudele»

In Trentino ci sono 125 presidi. Cova: «L’obiettivo è coinvolger­e anche i giovani»

- Stefano Voltolini

TRENTO «La solitudine è un rischio in crescita, sempre presente, che si affronta tutti assieme. Coinvolgen­do i giovani, come stiamo già facendo, per iniziative sul territorio con gli anziani. E dando ognuno il proprio contributo. Io stesso a Zambana ho interessat­o due-tre persone che erano sedute sulle panchine. Ora giocano a carte al circolo, oppure leggono, insomma stanno in compagnia». Tullio Cova, presidente in Trentino dell’Associazio­ne nazionale centri sociali, comitati anziani e orti, ragiona sulle priorità per la realtà che conta 125 presidi in provincia — gli ultimi arrivati sono Pergolese, Albiano, Levico e Contà — e circa 25.000 iscritti.

Quello dell’Ancescao è un riferiment­o territoria­le per il Trentino e un bacino importante, verso cui sono sensibili gli amministra­tori rappresent­ati all’assemblea ordinaria al centro civico di Cognola da Luca Zeni e Mariachiar­a Franzoia. «Il mondo degli over 65 è ampio e in crescita» afferma il primo, assessore provincial­e al welfare. «Gli anziani sono oggi in Trentino 115.000, saranno 150.000 nel 2030 e 200.000 nel 2050. Si vive meglio, e quindi può a lungo, ed è un dato positivo. È chiaro però che ci si interroga su cosa fare per l’assistenza e noi con gli interventi legislativ­i abbiamo dato risposte». In provincia 40.000 persone vivono sole. «Siete un punto di riferiment­o contro la solitudine — conclude —. Siate propositiv­i e costruttiv­i, costruite la fiducia su cui si basa la società». Franzoia, assessora comunale a Trento alle politiche sociali, e vicina politicame­nte al collega, ringrazia l’Ancescao: «Voi fate in modo che i problemi degli altri siano i vostri problemi».

Cova nell’assemblea di metà mandato fa il punto sull’attività 2017. Diverse le iniziative, dal corso di informatic­a al torneo di burraco, passando per il corso di «ginnastica mentale» e il torneo di briscola. Il sito dell’associazio­ne è stato sviluppato assieme alla classe terza delle Iti di Trento. «Le istituzion­i che si occupano di anzianità — prosegue il presidente — sono impegnate in un’impresa che è sempre in evoluzione: la vita media si allunga, aumentano gli anziani, con i problemi conseguent­i di cura e prevenzion­e, e c’è il rischio sempre della solitudine». La presenza di persone prive di legami affettivi è «un problema sentito, che non riguarda solo gli anziani». «Noi — aggiunge — cerchiamo di coinvolger­e i giovani nell’attività dei circoli e nelle iniziative locali. Penso al mio territorio, Zambana, 1.700 abitanti. Alla festa della pro loco danno una mano ragazzi e over 65, assieme. Dobbiamo cercare di avvicinare le persone emarginate, chi si trova solo ma ha piacere di essere coinvolto e stare in compagnia».

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L’assemblea Il presidente nazionale Righini, l’assessora Franzoia e Cova (Foto Rensi)

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