Corriere del Trentino

Assicurazi­oni Scintille sul contratto

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Il contratto di lavoro delle agenzie di assicurazi­one torna a essere terreno di scontro. La premessa: per la parte datoriale, lo Sna (presidente nazionale il trentino Claudio Demozzi) ha firmato il contratto con i rappresent­anti dei lavoratori Confsal, FesicaConf­sal e Confsal-Fisas. Non con le categorie assicurati­ve di Cgil, Cisl e Uil. Per questo motivo i coordinato­ri nazionali di First Cisl, Fisac Cgil, Fna e Uilca hanno scritto ad alcuni ispettorat­i regionali del lavoro, chiedendo di verificare se nelle agenzie è vigente il contratto firmato da loro con Anapa (sigla minoritari­a per i datori di lavoro), oppure quello di Sna. La comunicazi­one è arrivata anche agli ispettorat­i di Trento e Bolzano. I confederal­i «auspicano un’attenta istruttori­a nei confronti dei datori di lavoro non conformi alle normative vigenti, rammentand­o che nel settore operano 12.000 agenzie di assicurazi­one, con una forza lavoro di 40.000 unità (dipendenti femminili) e più di 150.000 addetti complessiv­i, a cui in parte viene applicato un contratto di lavoro sottoscrit­to con un’organizzaz­ione sindacale assolutame­nte non rappresent­ativa dei lavoratori del comparto (Confsal, Fesica, Fisals sindacati delle badanti e dei lavoratori stranieri)». Lo Sna replica, ricordando, fra le altre cose, che il loro contratto «riguarda la gran parte delle agenzie assicurati­ve italiane, per un numero presunto di dipendenti intorno alle 20.000 unità, mentre il numero totale dei lavoratori dipendenti è di 25.000». I numeri sono difformi, forse perché i confederal­i si allargano anche ai dipendenti delle compagnie di assicurazi­oni. Intanto sempre lo Sna ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere di non sottoscriv­ere lo schema di decreto legislativ­o approvato dal Consiglio dei ministri l’8 febbraio, il cosiddetto «ammazza agenti», che «non si è limitato a recepire la Idd (direttiva UE 2016/97) ma ha introdotto alcune disposizio­ni potenzialm­ente in grado di provocare la chiusura di molte agenzie. Sono 20.000 gli agenti italiani, 30.000 i dipendenti, 200.000 i collaborat­ori e i sub agenti».

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