Corriere del Trentino

La Michielin fa «2640» Auditorium sold-out

Sbarca a Trento il tour della cantautric­e bassanina

- Fabio Nappi

La voce di Francesca Michielin si prepara ad ammaliare l’Auditorium Santa Chiara di Trento (martedì alle 21), già esaurito da alcune settimane. Il 2640 Tour, dal titolo del suo ultimo album uscito a gennaio, è partito il 17 marzo dal Fabrique di Milano all’insegna del sold-out.

La giovane cantautric­e e polistrume­ntista, nata a Bassano del Grappa nel 1995, ha realizzato con 2640 l’album più convincent­e della sua ancor breve carriera, ma già ricca di successi e riconoscim­enti. A soli sedici anni vince il talent show X-Factor, all’interno della squadra capitanata da Simona Ventura, e l’anno successivo esordisce sul palco del Festival di Sanremo duettando con Chiara Civello. L’esordio discografi­co vero e proprio è del 2012 con Riflessi

di me, album trainato dai singoli Sola, Tutto quello che ho e Se cadrai. La sua voce non passa affatto inosservat­a tanto che Fedez la vuole con sé a duettare in Cigno nero e Magnifico, due brani che riscuotono grande successo. Di20 nel 2015 è il disco che conferma le sue qualità di vocalist e autrice, anticipato dai singoli L’amore esiste, Battito di ciglia e Lontano. La svolta è targata 2016 con la partecipaz­ione al Festival di Sanremo dalla porta principale con Nessun grado di separazion­e.

La canzone è davvero di alto livello e si piazza a sorpresa al secondo posto rivelando la Michielin al grande pubblico nazionale.

Segue la partecipaz­ione all’Eurofestiv­al e la ristampa del disco Di20are, con l’aggiunta di quattro brani inediti. 2640 prende il titolo dalla durata in secondi delle tredici canzoni dell’album, da cui sono

già stati tratti i singoli Vulcano, Io non abito al mare e Bolivia.

«La rete ci ha creato un sacco di complessi – ha detto Francesca dal palco della prima data milanese del tour – siamo continuame­nte esposti. Ma io credo che quello che rimane non siano l’apparenza o l’aggressivi­tà, credo si debba avere il coraggio di essere teneri». Un disco che tratta tanti temi e tante storie, di cui due a carattere sportivo come

Alonso, brano dedicato al pilota automobili­stico Fernando Alonso, e La serie B ispirata alla retrocessi­one calcistica del suo Vicenza.

«Tutto il disco è un elogio dell’analogico perché abbiamo bisogno di contatto – ha continuato la Michielin – io continuerò sempre a comprare i dischi fisici perché la musica è come una mela biologica, è un lavoraccio e va sostenuta». Al netto delle vendite fisiche 2640 ha comunque raggiunto sulle piattaform­e digitali sei milioni e duecentomi­la streaming, di cui cinque milioni solo su Spotify.

Da segnalare anche l’impegno ecologico della Michielin legato al disco: grazie alla partnershi­p con la piattaform­a web Treedom, l’unica al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online, la foresta 2640 di Francesca in Kenya conta ora 81 alberi. Ai 50 già piantati da Francesca e Treedom se ne sono aggiunti altri 31 grazie allo streaming del disco.

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