Musik Meran, bis La Messa di Bach
Doppio concerto oggi e domani
Eco bachiana, con una delle sue messe più granitiche e preveggenti, non solo sul piano meditativo e sonoro. E anche una eco da Salisburgo, da dove arrivano alcuni dei protagonisti del concerto di questa sera nel duomo di Merano (alle 17, organizza Musik Meran, direzione artistica del Festival di Josef Lanz). Domani, replica alle 19.30 nel duomo di Bressanone.
Certo, la messa di tutte le messe viene anche chiamata la Messa in si minore BWV 232 di J. S. Bach, che sarà proposta in questi due giorni ormai pre-pasquali. «Essa rappresenta - leggiamo nelle note di presentazione dei concerti - un’eccezionalità nell’ambito di tutta l’opera di Bach: è sorprendente infatti che un luterano dichiarato abbia composto per la corte cattolica di Dresda. Si tratta dell’ultima grande composizione vocale di Bach e l’unica che abbia come base il completo ordinario liturgico della messa in latino. La sua ampia struttura lascia presumere, che Bach abbia voluto tramandare un’eredità musicale completa. Si tratta senz’altro di una delle maggiori opere sacre in assoluto».
Gli esecutori sono all’altezza dell’opera. I solisti Ulrike Hofbauer e Anna Willerding, soprano, Margot Oitzinger, contralto, Virgil Hartinger, tenore e Rafael Fingerlos, basso, sono di livello internazionale. Il Collegium Vocale Salzburg è composto da studenti e laureati dell’Universität Mozarteum. Ha collaborato con prestigiose orchestre sotto la direzione di direttori di fama. Accanto alle presenze a Salisburgo il Collegium Vocale Salzburg ha cantato in importanti sale concertistiche nazionali e internazionali, tra cui Berlino (Schauspielhaus), Amsterdam (Concertgebouw) e ha partecipato a rinomati festival.
Da due decenni L’Orfeo Barockorchester è considerata tra le voci più eminenti della musica antica. Secondo il quotidiano Neue Zürcher Zeitung, l’ensemble d’importanza internazionale possiede con la fondatrice dell’orchestra e direttrice Michi Gaigg quel «carattere individuale che si distingue dal suono globalizzato» da ricondurre alla fruttuosa sinergia di diverse radici musicali. La violinista Michi Gaigg ha ricevuto impulsi decisivi incontrando Nikolaus Harnoncourt durante i suoi studi di violino a Salisburgo. Ha fatto preziose esperienze in rinomati ensemble internazionali, lavorando con Frans Brüggen, Alan Curtis, Christopher Hogwood, René Jacobs, Ton Koopman e Hermann Max. Sotto la sua direzione L’Orfeo Barockorchester ha riscosso successo internazionale.