Corriere del Trentino

Musik Meran, bis La Messa di Bach

Doppio concerto oggi e domani

- Giancarlo Riccio

Eco bachiana, con una delle sue messe più granitiche e preveggent­i, non solo sul piano meditativo e sonoro. E anche una eco da Salisburgo, da dove arrivano alcuni dei protagonis­ti del concerto di questa sera nel duomo di Merano (alle 17, organizza Musik Meran, direzione artistica del Festival di Josef Lanz). Domani, replica alle 19.30 nel duomo di Bressanone.

Certo, la messa di tutte le messe viene anche chiamata la Messa in si minore BWV 232 di J. S. Bach, che sarà proposta in questi due giorni ormai pre-pasquali. «Essa rappresent­a - leggiamo nelle note di presentazi­one dei concerti - un’eccezional­ità nell’ambito di tutta l’opera di Bach: è sorprenden­te infatti che un luterano dichiarato abbia composto per la corte cattolica di Dresda. Si tratta dell’ultima grande composizio­ne vocale di Bach e l’unica che abbia come base il completo ordinario liturgico della messa in latino. La sua ampia struttura lascia presumere, che Bach abbia voluto tramandare un’eredità musicale completa. Si tratta senz’altro di una delle maggiori opere sacre in assoluto».

Gli esecutori sono all’altezza dell’opera. I solisti Ulrike Hofbauer e Anna Willerding, soprano, Margot Oitzinger, contralto, Virgil Hartinger, tenore e Rafael Fingerlos, basso, sono di livello internazio­nale. Il Collegium Vocale Salzburg è composto da studenti e laureati dell’Universitä­t Mozarteum. Ha collaborat­o con prestigios­e orchestre sotto la direzione di direttori di fama. Accanto alle presenze a Salisburgo il Collegium Vocale Salzburg ha cantato in importanti sale concertist­iche nazionali e internazio­nali, tra cui Berlino (Schauspiel­haus), Amsterdam (Concertgeb­ouw) e ha partecipat­o a rinomati festival.

Da due decenni L’Orfeo Barockorch­ester è considerat­a tra le voci più eminenti della musica antica. Secondo il quotidiano Neue Zürcher Zeitung, l’ensemble d’importanza internazio­nale possiede con la fondatrice dell’orchestra e direttrice Michi Gaigg quel «carattere individual­e che si distingue dal suono globalizza­to» da ricondurre alla fruttuosa sinergia di diverse radici musicali. La violinista Michi Gaigg ha ricevuto impulsi decisivi incontrand­o Nikolaus Harnoncour­t durante i suoi studi di violino a Salisburgo. Ha fatto preziose esperienze in rinomati ensemble internazio­nali, lavorando con Frans Brüggen, Alan Curtis, Christophe­r Hogwood, René Jacobs, Ton Koopman e Hermann Max. Sotto la sua direzione L’Orfeo Barockorch­ester ha riscosso successo internazio­nale.

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