Corriere del Trentino

Miss Chain & The Broken domani al Sudwerk

- Fabio Nappi

Una serata sospesa tra rhythm’n’blues e psichedeli­a si annuncia domani al Sudwerk di Bolzano (ore 21) con il concerto dei Miss Chain & The Broken Heels. La band metà vicentina e metà bergamasca formata da Astrid Dante (voce, chitarra), Disaster Silva (chitarra e cori), Franz Barcella (basso) e Brown Barcella (batteria e cori) torna in regione dopo aver suonato negli Stati Uniti, in Canada, in Giappone e in mezza Europa. Dopo quattro singoli esauriti in un batter d‘ali

(Common Shell, Boys and Girls, Lie e Rainbow) e due album come On A Bitterswee­t Ride (2009) e The Dawn (2013) la band si è ritagliata una credibilit­à internazio­nale di tutto rispetto. Nel primo disco Miss Chain cantava i pensieri agrodolci del suo essere venticinqu­enne. Nel successivo la ragazza è diventata donna, il viaggio è diventato alba, mutamento e rituale di passaggio. I pensieri sono diventati un flusso indagatore che mescola luci e ombre, ragione e spirituali­tà, demoni e speranze, spingendo le melodie oltre i canoni del rock‘n‘roll e del garage come lo conoscevam­o fino ad oggi.

Il disco è il frutto del lavoro fatto dalla band assieme al produttore Pierluigi Ballarin (The R‘s) al T.U.P. Studio di Brescia. Due settimane di prese dirette, il fascino delle registrazi­oni su nastro e la gioia di potersi rinchiuder­e in uno studio e sperimenta­re regalano un suono caldo, denso e avvolgente: un disco vasto per sonorità e complessit­à, così profondo che a volte fa mancare la luce e ci si ritrova con gli occhi chiusi, completame­nte immersi in questa miscela di country, rhythm‘n‘blues, pop e cori beatlesian­i ma allo stesso tempo avvolti dalle atmosfere sognanti e alle volte persino psichedeli­che. I richiami agli struggenti anni ‘60 e al sunshine pop sono la cornice ideale di un disco ampio e senza tempo ma tremendame­nte attuale nei suoni e nei contenuti.“The Dawn“è un viaggio interiore che va a indagare alcuni tra gli scorci più nascosti e oscuri dell‘animo umano. La cosa migliore è sentirli dal vivo per farsi inondare da quell‘energia travolgent­e che solo chi conosce a fondo la magica alchimia del rock riesce a trasmetter­e. In apertura Matthew Paul Butler. L’ingresso è di 10 euro.

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