Orchestra Haydn, il concerto perfetto di Ang e Gringolts
Darrel Ang sul podio e Ilya Gringolts, violino solista, hanno proposto agli ascoltatori dell’orchestra Haydn il «concerto perfetto». Martedì a Bolzano e ieri a Trento, erano in programma musiche di Schubert e Webern (sei Danze tedesche, D 820), di Schubert la Sinfonia n.3 in re maggiore D 200. E grande era anche l’attesa per il concerto per violino e orchestra in re maggiore op.35 di Caikovskij e considerato una partitura severissima per solista e organico orchestrale. Giovani ma già decisamente maturi nei rispettivi ruoli, Ang e Gringolts si sono intesi subito nell’ardua prova caikovskijana, attraversata da accenti, cambi di tempo (e da una serie di suggestioni spazio-temporali che l’autore aveva in parte messo su carta e in parte no). Certo, a far da mirabile pendant è stata ancora una volta, nell’anima e nel cuore, l’orchestra Haydn. Forte con i forti e attenta e «maestro» con podi e solisti che devono ancora (un po’) crescere, l’organico orchestrale regionale sta assumendo soprattutto con il direttore principale Arvo Volmer una mentalità vincente e non solo ecletticamente matura. Lo ha fatto anche con le partiture eseguite in questi giorni e frutto di prove particolarmente intense e accurate. Al termine della serata bolzanina, battimano prolungati e ampi consensi per tutti. Meritati quanto meditati.