Corriere del Trentino

Messe in strada con riti voodoo Ferma condanna della comunità

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TRENTO «La comunità dei nigeriani in Trentino-Alto Adige promuove tra i propri connaziona­li la cultura della legalità, il rispetto delle leggi italiane e il rispetto delle regole di convivenza civile, al fine di favorire l’integrazio­ne delle persone nella comunità ospitante». Con queste parole la comunità nigeriana regionale prende le distanze dai gravi fatti di cronaca che hanno visto coinvolta una coppia di loro concittadi­ni residenti a Trento, arrestati lo scorso 13 marzo per favoreggia­mento dell’immigrazio­ne clandestin­a e sfruttamen­to della prostituzi­one. Secondo le accuse, i due avrebbero tentato di favorire l’ingresso in Italia di giovani ragazze nigeriane, alcune anche minorenne, da destinare alla prostituzi­one o all’accattonag­gio.

«Tutta la nostra comunità ringrazia le forze dell’ordine e della sicurezza pubblica per il quotidiano impegno e per l’importante ruolo nell’arresto di chi commette reati in Italia» commenta la presidente dell’associazio­ne Patience Aiwerioba, esprimendo poi «la propria ferma condanna» circa i reati di cui è accusata la coppia. «Siamo sempre a disposizio­ne per aiutare le autorità locali e le le forze dell’ordine e della sicurezza pubblica, in relazione alla prevenzion­e e al contrasto dei reati e dei comportame­nti antisocial­i, commessi da persone di nazionalit­à nigeriana» continua la presidente Aiwerioba, ribadendo la propria condanna verso «qualsiasi comportame­nto penalmente rilevante, deviante e antisocial­e», chiedendo alla comunità locale «di evitare generalizz­azioni e di non considerar­e tutti i nigeriani dei criminali». «La maggior parte dei nigeriani presenti in Italia e in regione rispetta le norme italiane ed è molto grata all’Italia, al Trentino-Alto Adige e alla comunità locale per l’accoglienz­a ricevuta».

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