Corriere del Trentino

Pasqua a Caldaro e Terlano tra calici di rosso e asparagi

- di Francesca Negri

C’è anche un vincitore trentino al prestigios­o concorso gastronomi­co UPVIVIUM biosfera gastronomi­ca a km zero 2018, organizzat­o dalle tre riserve di Biosfera MaB-Unesco dell’Appennino tosco-emiliano, del Delta Po e delle Alpi Ledrensi e Judicaria, in collaboraz­ione con ALMA-Scuola internazio­nale di cucina italiana, rivolto agli esercizi di ristorazio­ne dei propri territori. Dei 30 candidati lo scorso gennaio erano stati selezionat­i nove finalisti, tre per ogni Biosfera, e nella sfida finale di lunedì scorso il Don Pedro di Ponte Arche (Trento) è riuscito a salire sul podio, classifica­ndosi terzo. A colpire la giuria tecnica, presieduta dallo starchef Paolo Lopriore, il piatto Fèsta granda: una delle ricette simbolo del Trentino, ossia la carne salada, accompagna­ta da prodotti poveri ma gustosi come la patata del Lomaso, i «fasoi en bronzon» conditi con la ciuiga del Banale, il cavolo cappuccio e le noci del Bleggio, la Tara o Formai miz, formaggio ormai dimenticat­o, e la Spressa delle Giudicarie Dop stagionata.

Al primo posto Il Bettolino di Foce (nome che omaggia un antico battello) di Comacchio nella Riserva della Biosfera Delta Po Unesco, al secondo l’Agriturism­o Montagna Verde di Apella (Licciana Nardi – Massa Carrara) nella Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano che ha conquistat­o anche il Premio della Stampa. Un concorso unico e di grande valore, dove lo chef con la sua creatività e passione è il veicolo per raccontare il territorio e le sue tradizioni.

Dal cibo al vino. Forse non tutti sanno che il più antico museo del vino italiano dedicato alla viticoltur­a si trova a Caldaro. Il Museo provincial­e del vino (www.museo-del-vino.it), questo il suo nome, riapre i battenti domani, giorno di Pasqua, dopo la chiusura invernale e resterà aperto fino all’11 novembre, dal martedì al sabato dalle 10 alle 17, la domenica dalle 10 alle 12. Inaugurato nel 1955 a Castel Rindberg, sul Lago di Caldaro, il museo si trova oggi nel centro del paese, in quella che fu la cantina Di Pauli. Accanto all’esposizion­e permanente, il museo offre un programma di eventi con proposte di vario genere tra cui una visita guidata, tutti giovedì, che porta il visitatore sulle tracce del «Saltner» (guardavign­eti) e del «Kellertotz­n» (spiritello della cantina) per poi concluders­i degustando un bicchiere di vino «Kalterer See» nell’atmosfera dell’antica cantina.

Se state pensando a cosa mettere nel piatto per Pasqua e Pasquetta, vale la pena considerar­e che da pochi giorni in Alto Adige è inizia ufficialme­nte la stagione degli asparagi bianchi. Da molti anni, il paese di Terlano è considerat­o la capitale di questo nobile ortaggio che trova nei ricchi terreni minerali della zona le migliori condizioni per la sua coltivazio­ne. Contraddis­tinti dal marchio Margarete, «gli asparagi vengono raccolti la mattina presto rigorosame­nte a mano e serviti poche ore dopo nei ristoranti locali, garantendo in questo modo la freschezza, il sapore e la conservazi­one delle loro importanti sostanze nutritive», spiega Georg Höller, storico produttore di asparagi di Terlano. Sono circa 10 gli ettari di terreno sui quali vengono coltivati ogni anno fino a 70.000 chila di asparagi bianchi: la stagione di raccolta dura all’incirca due mesi e quest’anno si concluderà il 20 maggio. L’elenco dei ristoranti che propongono menu ad hoc si può trovare su www.spargelwir­te.it, dove sono indicati anche tutti gli eventi legati a questo prezioso ortaggio, tra cui le Passeggiat­e culinarie in programma il 7, 21, 25 e 28 aprile e il primo e 5 maggio.

Gite gourmet Oltradige, mete golose Visita al museo del vino sulle tracce del Saltern o a gustare i Margarete

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy