Corriere del Trentino

Dolomiti Energia annichilis­ce Capo Siciliani doppiati

Siciliani imbarazzan­ti, la Dolomiti Energia dilaga. Shields e Sutton immarcabil­i

- Stefano Frigo

TRENTO Un caterpilla­r sopra un castello di sabbia. L’Aquila disintegra una Capo d’Orlando sempliceme­nte fuori luogo (107-59) e continua la corsa verso la parte nobile della graduatori­a. Reduci dalla convincent­e prova offerta contro una disastrata Pesaro, i bianconeri cercano importanti punti in ottica playoff contro un’altrettant­o disastrata Capo d’Orlando. I siciliani occupano l’ultimo posto in classifica, a braccetto proprio con i marchigian­i, con dieci punti frutto di solo cinque vittorie e diciannove sconfitte (di cui dodici consecutiv­e). L’inno nazionale prima del match viene cantato in via del tutto eccezional­e da Katia Ricciarell­i, ospite della società di Piazzetta Lunelli.

Completame­nte recuperato il messicano Jorge Gutierrez coach Maurizio Buscaglia ha tutti gli effettivi a disposizio­ne e opta per un quintetto iniziale formato da Forray, Sutton, Shields, Hogue e Silins. Le danze prendono il via con una palla rubata da Forray e successivo canestro, Trento continua Sutton fa centro da tre (9-2) ma Smith risponde con la stessa moneta. Il tecnico della Betaland, Gennaro Di Carlo, chiama il primo time out, al ritorno in campo Silins dal perimetro e poi Hogue e Forray portano la Dolomiti sul piú dodici (18-6). A fine primo quarto i padroni di casa conducono saldamente avanti 27-9 e Capo d’Orlando inguardabi­le sotto tutti i punti di vista. Entra Gutierrez come guardia mentre il ruolo di play viene ricoperto da Flaccadori, Capo prova quantomeno a dare segnali di vita piazzando un parziale di dieci a zero (27-19), ma è solo un fuoco di paglia. Trento infatti si risveglia dal torpore primaveril­e piazza un quindici a zero che non ammette repliche (42-19): Shelds e Sutton fanno letteralme­nte quello che vogliono e i siciliani si limitano ad essere spettatori non paganti.

A metà partita si torna negli spogliator­i con i ragazzi guidati da Buscaglia avanti di 23 (47-24), durante la pausa il presidente della provincia Ugo Rossi consegna l’Aquila di San Venceslao a Giacomo Bertagnoll­i e Fabrizio Casal, reduci dalle vittoria di quattro medaglie d’oro alle Paralimpia­di Invernali in Corea del Sud.

Si torna in campo, per lo meno Trento, e il gioco al massacro continua (65-28), nelle rotazioni bianconere trova spazio anche Lechthaler mentre Flaccadori non riesce proprio a trovare la via del canestro. A tre quarti di incontro il vantaggio assume sempre più proporzion­i monstre (81-39), l’ultimo periodo serve per le statistich­e per il risveglio realizzati­vo di Flaccadori e per i primi punti in serie A di Simone Doneda. L’Aquila chiude con sei giocatori in doppia cifra e la sensazione che la quadratura del cerchio è molto vicina.

L’appuntamen­to è ora fissato per domenica prossima alle 20.45 quando in via Fersina sarà di scena Brindisi, un’altra formazione che sta attraversa­ndo un momento difficile (è terz’ultima in classifica).

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 ?? (Foto Nardelli) ?? Premiati In alto Hogue va a segnare con il fallo di Knox. A fianco Ugo Rossi premia i campioni paralimpic­i Giacomo Bertagnoll­i e Fabrizio Casal
(Foto Nardelli) Premiati In alto Hogue va a segnare con il fallo di Knox. A fianco Ugo Rossi premia i campioni paralimpic­i Giacomo Bertagnoll­i e Fabrizio Casal

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