Dolomiti Energia annichilisce Capo Siciliani doppiati
Siciliani imbarazzanti, la Dolomiti Energia dilaga. Shields e Sutton immarcabili
TRENTO Un caterpillar sopra un castello di sabbia. L’Aquila disintegra una Capo d’Orlando semplicemente fuori luogo (107-59) e continua la corsa verso la parte nobile della graduatoria. Reduci dalla convincente prova offerta contro una disastrata Pesaro, i bianconeri cercano importanti punti in ottica playoff contro un’altrettanto disastrata Capo d’Orlando. I siciliani occupano l’ultimo posto in classifica, a braccetto proprio con i marchigiani, con dieci punti frutto di solo cinque vittorie e diciannove sconfitte (di cui dodici consecutive). L’inno nazionale prima del match viene cantato in via del tutto eccezionale da Katia Ricciarelli, ospite della società di Piazzetta Lunelli.
Completamente recuperato il messicano Jorge Gutierrez coach Maurizio Buscaglia ha tutti gli effettivi a disposizione e opta per un quintetto iniziale formato da Forray, Sutton, Shields, Hogue e Silins. Le danze prendono il via con una palla rubata da Forray e successivo canestro, Trento continua Sutton fa centro da tre (9-2) ma Smith risponde con la stessa moneta. Il tecnico della Betaland, Gennaro Di Carlo, chiama il primo time out, al ritorno in campo Silins dal perimetro e poi Hogue e Forray portano la Dolomiti sul piú dodici (18-6). A fine primo quarto i padroni di casa conducono saldamente avanti 27-9 e Capo d’Orlando inguardabile sotto tutti i punti di vista. Entra Gutierrez come guardia mentre il ruolo di play viene ricoperto da Flaccadori, Capo prova quantomeno a dare segnali di vita piazzando un parziale di dieci a zero (27-19), ma è solo un fuoco di paglia. Trento infatti si risveglia dal torpore primaverile piazza un quindici a zero che non ammette repliche (42-19): Shelds e Sutton fanno letteralmente quello che vogliono e i siciliani si limitano ad essere spettatori non paganti.
A metà partita si torna negli spogliatori con i ragazzi guidati da Buscaglia avanti di 23 (47-24), durante la pausa il presidente della provincia Ugo Rossi consegna l’Aquila di San Venceslao a Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal, reduci dalle vittoria di quattro medaglie d’oro alle Paralimpiadi Invernali in Corea del Sud.
Si torna in campo, per lo meno Trento, e il gioco al massacro continua (65-28), nelle rotazioni bianconere trova spazio anche Lechthaler mentre Flaccadori non riesce proprio a trovare la via del canestro. A tre quarti di incontro il vantaggio assume sempre più proporzioni monstre (81-39), l’ultimo periodo serve per le statistiche per il risveglio realizzativo di Flaccadori e per i primi punti in serie A di Simone Doneda. L’Aquila chiude con sei giocatori in doppia cifra e la sensazione che la quadratura del cerchio è molto vicina.
L’appuntamento è ora fissato per domenica prossima alle 20.45 quando in via Fersina sarà di scena Brindisi, un’altra formazione che sta attraversando un momento difficile (è terz’ultima in classifica).