Albergo diffuso, l’Asat mette pressione
Il presidente Battaiola: c’è la norma nazionale, Piazza Dante acceleri i regolamenti
«Alla luce della norma nazionale è auspicabile un’accelerazione dell’approvazione dei regolamenti». Gianni Battaiola fa appello alla Provincia per arrivare all’attuazione della nuova norma sulla ricettività turistica. Il testo, datato 2002, è stato modificato con l’ultima legge finanziaria integrando le nuove forme di accoglienza fra cui proprio il condhotel che consente agli hotel di gestire gli appartamenti di privati, proprietari di immobili con cucina.
TRENTO «Alla luce della norma nazionale, è auspicabile un’accelerazione dell’approvazione dei regolamenti per rendere attuabili le disposizioni provinciali». Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del regolamento sui condhotel lo scorso 6 marzo, il presidente degli albergatori trentini Gianni Battaiola stimola il mondo politico.
«Anche in seguito agli interventi di Asat», come ricorda lo stesso Battaiola, la legge finanziaria provinciale approvata lo scorso dicembre ha introdotto delle modifiche alle disposizioni contenute nella norma di ricettività turistica del 2002. Gli interventi puntano a integrare questa nuova modalità di accoglienza organizzata, un po’ albergo e un po’ casa vacanza, che coinvolge una o più unità immobiliari ubicate nello stesso comune o da parti di esse. Il regolamento inserito in Gazzetta ufficiale consente ad esempio al proprietario di un immobile dotato di cucina, che si trova a una distanza massima di 200 metri da un hotel a 3 stelle di affittare la casa o una parte di essa ai turisti attraverso l’albergo stesso, dividendo con esso gli incassi. La norma provinciale recepisce già i paletti fissati dai regolamenti, incrementando però la distanza minima a 750 metri con la possibilità per i comuni, data la particolare conformazione orografica del territorio trentino, di aumentarla ulteriormente fino a un massimo di 1.500 metri.
«Quando abbiamo proposto l’approvazione di una norma siamo partiti dal presupposto che l’offerta di alloggi messi sul mercato in Trentino passa attraverso un sistema complesso, che comprende ad esempio Guest Card e Apt, e che proprio per questo garantisce all’ospite una percezione elevata della qualità del servizio» spiega Battaiola. «Il momento del primo arrivo dell’ospite, ma poi anche la gestione della sua permanenze, devono quindi continuare ad avvenire con un sistema organizzato e di qualità» prosegue il presidente degli albergatori. La norma sui condhotel prevede infatti che l’accoglienza degli ospiti dell’appartamento vicino all’albergo, nonché la gestione delle loro esigenze, sia affidata allo stesso hotel, seppure con la libertà ricercata da chi opta per una soluzione diversa dalla classica struttura ricettiva. Standard che, secondo Battaiola, non possono essere sostenuti «da chi mette sul mercato degli appartamenti lasciando semplicemente le chiavi al bar accanto all’ingresso di casa e lasciando che l’ospite si arrangi in tutto e per tutto».
Questione di immagine, dunque, ma anche di trasparenza. «Per proporre un appartamento sul mercato bisogna rispettare delle regole, e noi albergatori, con la nuova norma, possiamo garantirne il rispetto totale — continua Battaiola — Ci sembra corretto che anche gli albergatori possano avere la possibilità, per rispondere alle nuove esigenze del mercato, di offrire un servizio di qualità, garantendo l’inserimento nell’articolato sistema provinciale, il pagamento della tassa di soggiorno, la comunicazione agli organi di vigilanza che quegli ospiti sono arrivati sul territorio, all’Istat di ciò che avviene e, non ultimo, delle tasse sul reddito che viene generato da quella prestazione».
Oltre a tutto ciò, all’integrazione di più immobili in un’unica gestione, il presidente degli albergatori ricorda infine come la norma sui condhotel consentirebbe «di scindere una parte della struttura alberghiera per trasformarla, ad esempio in occasione di una ristrutturazione, in appartamenti o attività connesse al mondo del turismo».
Quest’ultimo aspetto, e più in generale la declinazione provinciale dei regolamenti nazionali, deve passare attraverso un momento di condivisione, prima, e di deliberazione, poi. Già nelle prossime settimane un primo passo potrebbe essere compiuto. A quel punto, avendo Piazza Dante già definito il percorso e superato lo scoglio maggiore, basteranno pochi ulteriori passi perché l’«albergo diffuso» veda la luce.