Esenzioni, Trento piace alle società altoatesine
Irap, Bolzano ha cancellato le agevolazioni fiscali. Così le imprese vanno a Sud
La legge di stabilità del 2018 approvata dalla Provincia di Trento sta dando qualche problema alla vicina Provincia di Bolzano.
Al centro della vicenda c’è l’articolo 4: questo prevede che, per le società che verranno costituite in Trentino, si applicherà l’esenzione Irap per i primi cinque anni. Tale agevolazione fino allo scorso anno era presente anche in Alto Adige. Il suo mancato rinnovo ha dato il via a un esodo di neosocietà verso Trento, che allo stato odierno, dal punto di vista fiscale, è più conveniente.
A rendere nota la situazione sono alcuni professionisti che sempre più spesso si vedono costretti a costituire società in Trentino, in modo che i propri clienti possano fruire di questa agevolazione fiscale. Se questo fenomeno dovesse prendere piede, sarebbe un problema sia per la Provincia, che vedrebbe diminuire le entrate fiscali correlate all’Irap,sia per i consulenti, i quali — indirettamente — vedrebbero diminuire la potenziale clientela.
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher sul tema non lascia spazio a interpretazioni: «Non andremo a ripristinare questa agevolazione. Abbiamo affrontato il tema anche con i rappresentanti delle associazioni economiche — afferma — Abbiamo comparato quello che noi possiamo offrire per nuovi insediamenti rispetto alle altre regioni italiane. Se si guarda bene questi cinque anni non dovrebbero fare la differenza». I commercialisti, dal canto loro, non vedono di buon occhio la cancellazione dell’esenzione. La categoria, indirettamente toccata da questa scelta, spera in una retromarcia della Provincia: «È chiaro che l’esenzione Irap è una agevolazione che fa propendere le società che vogliano insediarsi in provincia di Bolzano se farlo o meno — spiega il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Bolzano Claudio Zago — Negli anni in cui l’agevolazione era presente, c’è stato un incremento delle costituzioni di società. Un dato che andava a interesse di tutti. C’è anche la questione del gettito tributario che tornava in Alto Adige. Come categoria sollecitiamo il ripristino dell’esenzione Irap».
Claudio Corrarati, presidente di Cna, richiama alla calma, sottolineando la doppia faccia della medaglia che possono avere queste esenzioni: «Sono agevolazioni che vanno bene per le startup – spiega il presidente degli artigiani — ma aziende di fuori provincia a volte utilizzano queste agevolazioni insediandosi esclusivamente per il tempo dell’esenzione; finito questo se ne vanno. Bisogna stare attenti a evitare un mordi e fuggi. È chiaro che la riduzione della pressione fiscale, anche se per pochi punti percentuali, è un aiuto all’economia stessa».
In ogni caso il presidente Kompatscher ci tiene a sottolineare che la scelta di non rinnovare l’esenzione Irap non avrà particolari conseguenze per quanto attiene l’attrattività del territorio per le imprese: «Stiamo lavorando a un pacchetto di misure che riguardano sia i nuovi insediamenti che le startup — sottolinea — Con questo pacchetto saremo comunque appetibili anche senza l’esenzione Irap».