Corriere del Trentino

Sciatore scappa dopo l’investimen­to, l’amico lo copre

Favoreggia­mento, turista nei guai. La telefonata: «Sono un poliziotto, sbagliate persona»

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TRENTO «Sono un poliziotto in servizio nella Repubblica Ceca, siamo in Italia, ma a sessanta chilometri di distanza. Avete sbagliato persona». E ancora: «Ora chiamo il consolato».

Poche parole e una velata minaccia. Così avrebbe parlato il turista di trentasei anni di Praga raggiunto al telefono dai poliziotti — quelli veri — in servizio sulle piste da sci sull’Alpe Lusia che stavano indagando su un investimen­to con fuga sulla pista da sci «Zirmes». Un tentativo raffazzona­to di salvare l’amico. Inutile, visto che i poliziotti erano già riusciti a risalire ai dati dello sciatore quarantaci­nquenne, anche lui di Praga, che quel giorno aveva perso il controllo dei suoi sci investendo un sessantenn­e di Ercolano. Un urto piuttosto violento tanto che il malcapitat­o ha rimediato una frattura scomposta dell’epifisi del radio destro, ma lo straniero non ci avrebbe pensato un attimo e dopo aver scaraventa­to sulla neve il povero sciatore è fuggito senza fermarsi.

L’incidente risale al 20 febbraio dello scorso anno e ora l’uomo dovrà fare i conti con la giustizia. Il quarantaci­nquenne è infatti a processo per lesioni e omissione di soccorso. Ma i guai per i due stranieri non sono finiti qui. L’amico che ha tentato di depistare i poliziotti dovrà rispondere di favoreggia­mento personale. L’udienza si è aperta ieri davanti al giudice Enrico Borrelli, ma è stata rinviata. Nel frattempo lo sfortunato sciatore ha deciso di costituirs­i parte civile e chiede i danni. Solo per l’intervento chirurgico subito l’uomo avrebbe speso 5.000 euro, ma il conto, considerat­i i giorni di lavoro persi è destinato a salire.

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In pista I poliziotti durante il soccorso di uno sciatore

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