Ex Panorama, Sardagna in rivolta Pedrotti: «Provincia batta un colpo»
In Comune Merler prepara un ordine del giorno: «Realizzare un hotel di lusso»
TRENTO Il rudere dell’ex hotel Panorama è ormai un incubo per i residenti di Sardagna. «Gli abitanti ci sollecitano in continuazione — conferma Alberto Pedrotti, presidente della circoscrizione — la struttura è chiusa da fine 2012 e siamo fermi al punto di partenza». Eppure le potenzialità, parrebbero non mancare. L’edificio sovrasta la città a 560 metri d’altezza, affacciato su uno sperone roccioso, collegato al centro storico dalla funivia. «Il problema — riprende Pedrotti — è che non ci sono proposte concrete all’orizzonte. E dalla Provincia, proprietaria dell’ex Panorama, non abbiamo notizie. Sarebbe bello se in piazza Dante decidessero di prendere finalmente in mano la situazione con un progetto di ristrutturazione e, quindi, un bando per la gestione degli spazi». A patto, però, che ciò avvenga con celerità. «Non si può attendere all’infinito — rilancia il presidente della circoscrizione — più passa il tempo, più i costi salgono, più diventa difficile venirne a capo». Con una chiosa amara: «Se non ci sono le condizioni, si demolisca tutto e, sull’area liberata, si realizzi un parco in quota». Ma Andrea Merler, dai banchi dell’opposizione di Palazzo Thun, pensa che il Comune di Trento debba rendersi protagonista di un’azione mirata allo sblocco. «La Provincia va incalzata — osserva il capogruppo di Civica Trentina — per questo proporrò un ordine del giorno, in occasione della variazione di bilancio resa possibile dai 18 milioni giunti per il progetto Santa Chiara Open Lab, non solo per spingere su un’intesa che permetta il recupero dell’ex Panorama, ma anche perché il Comune possa offrire un contributo alle soluzioni». Per Merler l’obiettivo è trovare un partner imprenditoriale internazionale per costruire un hotel di altissima fascia. «Un modello di riferimento — spiega — potrebbe essere il Vigilius Mountain Resort di Lana. Una struttura di prim’ordine, collegata a una funivia. Noi abbiamo il vantaggio della location panoramica dove, per esempio, organizzare un roof garden sul tetto per spettacoli musicali, piuttosto che una infinity pool, ossia una piscina a sfioro dove nuotare, godendosi una vista mozzafiato». Per questo «sarà importante essere presenti come amministrazioni a saloni immobiliari internazionali per individuare gli interlocutori privati, garantendo loro celerità nelle procedure autorizzative urbanistiche. Sarebbe un vantaggio straordinario per la città, che si aprirebbe con efficacia al turismo con alta capacità di spesa». Chiuso da ormai sei anni, il Panorama era stato ricostruito nel 2001 dalla Provincia, con un investimento di circa 4 milioni di euro, con l’idea di farne un centro congressi affiancato da una foresteria per l’università. La struttura disponeva di tre sale conferenze con 210 posti totali, 18 camere con 24 posti letto, un ristorante panoramico con 150 coperti. L’opzione, però, non resse l’urto del mercato.