Corriere del Trentino

Sait: da ieri 80 persone a casa, 10 impugnazio­ni

Terminata la cassa integrazio­ne. Picciarell­i: «Una fase dolorosa della storia aziendale»

- E. Orf.

TRENTO Da ieri è terminata la cassa integrazio­ne straordina­ria dei dipendenti Sait, per cui 80 persone sono state licenziate e ora sono in regime di Naspi (indennità di disoccupaz­ione). Degli 80, ad oggi, al direttore del consorzio Luca Picciarell­i risultano dieci impugnativ­e, tutte iniziative personali di dipendenti, senza l’appoggio dei sindacati che hanno firmato l’accordo con l’azienda.

«Pur in una fase dolorosa della storia dell’azienda, abbiamo rispettato gli accordi — dice Picciarell­i —. Abbiamo agito con massima trasparenz­a: abbiamo consegnate le schede di valutazion­e a tutte le sigle, in modo che ognuno potesse verificare perché è stato scelto lui e non qualcun’altro. Adesso siamo in una fase di riorganizz­azione aziendale — continua il direttore — che dura ormai da un anno. L’andamento dell’anno è stato positivo, sia nelle zone turistiche che nelle città».

«Noi della Fisascat Cisl abbiamo raggiunto 15 accordi con il Sait — fa sapere il segretario Lamberto Avanzo —. Pur nella difficoltà della situazione, credo che la maggior parte delle persone abbia valutato positivame­nte l’intesa. Ammetto che, consideran­do la tensione che si è respirata in questi mesi, mi aspettavo un numero maggiore di impugnazio­ni».

«La faccenda non finisce con il licenziame­nto — osserva Walter Largher, segretario regionale Uiltucs —. Adesso inizia l’impegno per ricollocar­e le venti unità tramite la Cooperazio­ne e per aiutare anche tutti gli altri lavoratori».

«Vista la tensione in realtà mi aspettavo un numero maggiore di ricorsi»

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Sotto Federcoop Le manifestaz­ioni dei dipendenti contro i licenziame­nti

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