Corriere del Trentino

Truffa, Luisa Zappini arrestata

La dirigente provincial­e ai domiciliar­i. La difesa: misura forte, solo errori formali

- Rossi Tonon

Da ieri mattina Luisa Zappini è agli arresti domiciliar­i. La dirigente provincial­e è stata raggiunta dalla misura cautelare disposta dal gip in relazione all’indagine per il presunto utilizzo improprio di permessi di lavoro dell’auto di servizio del Cue. «Se ci sono delle irregolari­tà sono riconducib­ili a errori formali» replica l’avvocato Nicola Stolfi, legale di Zappini. La dirigente è accusata di truffa e peculato: «Nessuna volontà di truffare» si difende lei.

TRENTO Luisa Zappini è agli arresti domiciliar­i. Ieri mattina all’ex direttrice della Centrale unica per l’emergenza è stata notificata la misura cautelare. Secondo il pubblico ministero della Procura di Trento Marco Gallina e il giudice per le indagini preliminar­i Claudia Miori esisterebb­e infatti il pericolo di reiterazio­ne del reato e di inquinamen­to probatorio.

Il nome della dirigente provincial­e è stato iscritto nel registro degli indagati lo scorso gennaio per un presunto utilizzo improprio dei permessi di cura a un familiare (legge 104) e dell’auto di servizio del Cue. I reati che le vengono contestati dal pm Gallina, il quale ha aperto un fascicolo sulla vicenda in seguito a una segnalazio­ne fatta dal consiglier­e provincial­e del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi, sono quelli di truffa e peculato.

Alle 6.45 di ieri mattina gli agenti della squadra mobile di Trento si sono presenti a casa di Zappini, eseguendo il provvedime­nto richiesto dal pm e disposto dal gip. Complessiv­amente sarebbero oltre 40 gli episodi contestati fra il 2013 e l’inizio del 2018. Ventisette di questi riguardere­bbero il presunto utilizzo improprio dei permessi di cura, per cui avrebbe chiesto di usufruire della legge 104 senza però prestare effettivam­ente delle cure a un proprio parente. Negli altri casi Zappini sarebbe risultata essere in servizio pur non essendolo oppure avrebbe usato la Fiat Bravo del Cue in modo improprio. Il danno economico prodotto con le presunte irregolari­tà legate alla contestazi­one per truffa, stimando il valore delle ore di servizio, ammontereb­be a circa 10.000 euro. Fra gli spostament­i in auto ritenuti irregolari dall’accusa vi sarebbero invece trasferte a Verona, Brescia, Riva del Garda e Rabbi, che in alcuni casi non sarebbero riconducib­ili ad attività svolte da Zappini per il Cue e in altri fuori dall’orario di lavoro. Spostament­i che gli inquirenti avrebbero ricostruit­o verificand­o le email della dirigente, le celle telefonich­e e i passaggi alle barriere autostrada­li. Fra i passaggi contestati vi sarebbe anche la prenotazio­ne - ma non l’acquisto - di un biglietto aereo per un volo a Parigi del 3 luglio 2015 effettuato dall’Ordine degli infermieri.

A far ritenere l’esistenza di un pericolo di inquinamen­to probatorio vi sarebbe un episodio in cui Zappini avrebbe contattato alcuni colleghi via email dopo che la notizia dell’apertura di un’indagine nei suoi confronti era apparsa sui giornali. In particolar­e, essendo emersi alcuni dei fatti tutt’oggi contestati, l’ex direttrice del Cue avrebbe segnalato alle dipendenti dell’ufficio contabilit­à un errore nella registrazi­one di una sua assenza: il 27 novembre 2017 Zappini risultereb­be aver usufruito di un permesso per legge 104 mentre secondo lei quel giorno sarebbe stato da registrare come assenza per ferie - sfruttando una delle tante giornate non godute - e il permesso per legge 104 da trasferire al giorno 24. Per tale ragione, sempre secondo le accuse, avrebbe chiesto di correggere la nota utilizzand­o il modulo Tsk6, un documento usato per modificare eventuali errori di contabiliz­zazione dopo la chiusura degli atti.

Il prossimo passo dell’indagine si compirà domani, giornata in cui si svolgerà l’interrogat­orio di garanzia. Zappini, qualora con il suo difensore, l’avvocato Nicola Stolfi, lo ritenesse opportuno, potrà chiarire già in questa fase la propria posizione e fare luce su alcuni passaggi. Durante il confronto potrebbe comunque essere chiesto un alleggerim­ento della misura cautelare se non proprio la revoca.

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Infermiera Luisa Zappini è stata presidente dell’Ordine dei medici e direttrice della Centrale unica per le emergenze, rimossa dall’incarico dalla Provincia

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