Test Invalsi, prima prova «Velocità e disinvoltura»
TRENTO Rinfrancati dalle vacanze pasquali, per molti studenti trentini è il momento di rimettersi decisamente alla prova. Sono cominciate difatti le somministrazioni degli annuali test Invalsi, i test standardizzati nazionali composti da quesiti a risposta chiusa o aperta univoca per la rilevazione e misurazione dei livelli di apprendimento.
Le prime a partire sono state ieri le classi terze della scuola secondaria di primo grado: fino al 21 aprile in un arco di giorni variabile per ogni istituto si terranno le prove Cbt (computer based test) di italiano, matematica e, per la prima volta, di inglese. Il 3 maggio si terrà invece la prova d’inglese per la quinta primaria, il 9 la prova di italiano (seconda e quinta primaria) e la prova di lettura (solo per le classi campione della seconda primaria) e l’11 maggio la prova di matematica (seconda e quinta primaria), sempre in formato cartaceo. Dal 7 al 19 maggio invece saranno le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado ad affrontare le prove online di italiano e matematica, comprensive anche del questionario studente. Per le scuole del comune di Trento coinvolte nell’organizzazione dell’adunata nazionale degli alpini (11-13 maggio) saranno comunicate date di somministrazione alternative. «Indicativamente — spiega Chiara Tamanini, referente Iprase delle rilevazioni Invalsi — parteciperanno alle prove circa 21.000 studenti: 10.000 della seconda e quinta primaria, 5.500 della terza secondaria di primo grado e altrettanti della seconda classe della scuola secondaria di II grado, comprensivi degli istituti di istruzione e formazione professionale. Le classi campione saranno 259 (circa due per ogni istituto) e serviranno da punto di riferimento statistico per i risultati concernenti tutte le scuole che saranno poi restituiti in ottobre».
A seguito del decreto legge 62/2017 con quest’anno si attuano modifiche rilevanti: le prove del terzo anno della scuola secondaria di primo grado ad esempio non fanno più parte dell’esame di Stato ma la partecipazione alle prove è obbligatoria e costituisce requisito indispensabile per la partecipazione all’esame e per il rilascio della certificazione delle competenze (chi fosse assente per gravi motivi documentati avrà a disposizione una sessione suppletiva); il tempo per le stesse prove è di 90 minuti (15 in più rispetto al passato) e il numero di quesiti si aggira sui 37-38, non più 45. La novità più importante riguarda certamente il supporto sul quale si svolgono le prove negli istituti secondari, non più cartaceo ma interamente online tramite computer: «Le prove Cbt — recita il documento Invalsi inviato alle scuole — costituiscono un forte elemento di innovazione e consentono di fornire alle scuole informazioni più ricche e articolate. Inoltre, esse permettono di eliminare il lavoro di immissione dei dati e di correzione delle domande a risposta aperta, fino all’anno scorso affidati alla collaborazione dei docenti». Una novità tecnologica al passo coi tempi e all’insegna dell’ottimizzazione e della velocità anche se, come denunciato nelle scorse settimane da Scuola24, «i computer in dotazione alle scuole italiane sono circa 240.000, mentre gli studenti da valutare sono 564.000, circostanza che ha portato alla decisione di allungare la finestra temporale delle prove».
In Trentino nella prima giornata di somministrazione non si sono verificati problemi logistici o di connessione; inoltre «molti ragazzi hanno terminato le prove in anticipo e con disinvoltura — osserva Chiara Tamanini — e alcuni insegnanti hanno sottolineato la maggiore rapidità nella somministrazione delle prove e una minore burocrazia. Insomma, pare che l’ansia di fronte alle nuove prove si vada ridimensionando. Entro un mese ne sapremo di più».
Tamanini Molti ragazzi hanno terminato le prove in anticipo e con disinvoltura