Corriere del Trentino

Rurale Trento, raddoppia l’utile da 2 a 4 milioni

Chiuso il bilancio 2017, l’anno dell’ispezione Bankitalia. Bagozzi: «Crediti anomali al sicuro»

- E. Orf.

Nell’anno dell’ispezione di Bankitalia, la Rurale del capoluogo riesce a far raddoppiar­e l’utile, da 2 a 4 milioni di euro. Il direttore Bagozzi è contento: raggiunte le coperture dei crediti anomali.

TRENTO Iniziano gli incontri con i soci della Cassa rurale di Trento, in attesa dell’assemblea di maggio. Nel 2017 i risultati sono molto positivi, con un utile da 4,1 milioni di euro, come illustra il direttore Giorgio Bagozzi.

Tenendo conto che nel 2017 la banca ha anche subito l’ispezione di Bankitalia, sempre severa, avere un utile che quasi raddoppia rispetto ai 2,1 milioni dell’esercizio 2016 è un bel segnale. «Abbiamo comunque messo in atto accantonam­enti per altri 25 milioni di euro — dice Bagozzi —, non a causa di peggiorame­nti, ma per raggiunge le nuove coperture chieste dalla vigilanza». Se la Bce chiede di raggiunger­e il 52% di copertura delle partite anomale, Cr Trento arriva al 52,2%. Sulle sofferenze il livello raggiunto è del 67%, a fronte di un 65% indicato dalla Bce.

La raccolta 2017 sfiora i 2,8 miliardi di euro, in crescita, mentre gli impieghi sono a quota 1,28 miliardi, in calo (raffronti comunque difficili visto che l’esercizio 2016 era per metà a fusione con Aldeno avvenuta, per metà senza). «Il calo negli impieghi deriva dal fatto che dismettiam­o crediti anomali — continua il direttore —, ma comunque permane una situazione senza una forte ripresa: in cavallo ancora non beve».

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Banche Il presidente di Cr Trento Fracalossi e il direttore Bagozzi

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