Fraccaro anti-casta «Vitalizi odiosi Li toglieremo subito»
TRENTO «Per i vitalizi non c’è scampo». Riccardo Fraccaro è determinato. Mentre a Roma i leader dei partiti sono impegnati nelle consultazioni con il Capo dello Stato, il deputato trentino del Movimento 5 Stelle, questore anziano alla Camera, avvia la sua prima battaglia. Quella contro «l’assurdo e odioso privilegio dei vitalizi».
«Toglieremo il Parlamento dalle mani della casta e lo restituiremo ai cittadini» promette Fraccaro in un intervento pubblicato sul Blog delle stelle. «Il Movimento — prosegue — non perde tempo e infatti abbiamo subito iniziato rinunciando complessivamente a circa due milioni di indennità di carica che sarebbero spettati ai nostri portavoce eletti ai vertici delle due Camere». Ma Fraccaro aggiunge al calcolo anche i risultati passati. «Già nella scorsa legislatura — scrive — i nostri portavoce si sono dimezzati l’indennità e hanno restituito le eccedenze sulle altre spettanze dello stipendio, facendo risparmiare al Paese oltre 25 milioni».
La nuova sfida, «questa volta da una posizione di forza», è quella sui vitalizi. Da cancellare. «Per tutti». «Stiamo parlando — precisa Fraccaro — di 2.600 assegni intascati oggi da ex deputati e senatori per i quali spendiamo 193 milioni annui. Con un ricalcolo contributivo degli stessi, potremmo risparmiare immediatamente 76 milioni all’anno». Ossia «380 milioni in una legislatura».
Il deputato ribadisce quindi la linea pentastellata: «A proposito di previdenza, i nostri nuovi parlamentari, circa 250, rinunceranno alla pensione privilegiata da 1.000-1.100 euro netti al mese a partire dai 65 anni (dopo un mandato). Mentre i circa 90 portavoce M5s al secondo mandato hanno già chiesto di non intascare il trattamento privilegiato che scatterebbe a 60 anni se questa legislatura (per loro la seconda) arrivasse al compimento dei cinque anni, pensione da circa 1.500 euro netti al mese». E conclude: «Immaginate cosa potremo fare quando entreremo a Palazzo Chigi».