«Più incentivi per i veicoli ecologici»
La richiesta degli artigiani alla Provincia: «L’attuale contributo di 4.000 euro è insufficiente» Proposto il blocco degli Euro 5 nel 2023. Rösch: «Sì al car pooling». Trettl: «L’A22 partecipi»
BOLZANO Lo stop ai diesel sarà graduale: si dovrebbe iniziare nel 2019 per le auto con motori Euro 3 per proseguire nel 2021 con il divieto per le Euro 4, mentre i veicoli Euro 5 dovrebbero venire messi al bando nel 2023. Per queste tipologie di auto ci sarà una limitazione alla circolazione, nei Comuni che decideranno di introdurre i divieti, in determinate fasce orarie: tra le 7 e le 10, e tra le 16 e le 19, esclusi sabato, domenica e festivi.
Il condizionale è d’obbligo perché non si tratta di una decisione già presa, ma il calendario dei divieti è stato comunque formalmente suggerito come soluzione contro l’inquinamento, ieri dai tecnici dell’Appa in occasione del tavolo tecnico sulla qualità dell’aria. All’incontro, nella sede dell’Agenzia provinciale per l’ambiente in via Amba Alagi, hanno partecipato i rappresentanti dei principali Comuni — Bolzano, Merano, Bressanone e Laives, ma anche Appiano — ed i rappresentanti delle associazioni di albergatori, commercianti e artigiani. Questi ultimi, in particolare, si dicono disposti a fare la loro parte per ridurre l’inquinamento, ma chiedono comunque un contributo economico per acquistare furgoni moderni e poco inquinanti. Marco Scrinzi, il funzionario della Cna che ha partecipato all’incontro, spiega le ragioni della categoria: «Noi artigiani non vogliamo venire considerati insensibili al problema dell’inquinamento, e molti nostri associati sono pronti a rinnovare i loro veicoli da lavoro. È nel nostro interesse — aggiunge Scrinzi — poterci muovere agevolmente per lavoro, ed i veicoli elettrici o ibridi hanno accesso, in molte città, anche alle zone Ztl. Per incentivare l’acquisto di auto e furgoni elettrici, attualmente la Provincia offre un contributo di 4.000 euro: troppo poco, se si guardano i listini, dal prezzo molto elevato, dei veicoli elettrici. Noi della Cna chiediamo quindi che sia aumentato, di molto, questo incentivo, ed inoltre che le misure anti-diesel non siano comunque troppo severe e penalizzanti». In attesa del prossimo incontro, tra circa un mese, sono emerse anche altre ipotesi per ridurre l’inquinamento: «Noi a Merano — spiega il sindaco Paul Rösch — abbiamo il problema degli oltre 10mila pendolari che ogni giorno arrivano in città in auto. Per ridurre questo tipo di traffico stiamo elaborando un progetto per incentivare il car pooling, che consiste nella condivisione di auto private tra gruppi di persone che effettuano lo stesso tragitto».
Presente al tavolo anche il sindaco di Appiano, Wilfried Trettl: «Per risolvere il problema della mobilità dei pendolari, abbiamo da poco lanciato un progetto pilota basato sul noleggio diffuso di bici elettriche, le e-bike. Più in generale, però, voglio dire c he non devono essere solo i Comuni ad affrontare il problema dei diesel, ma anche l’autostrada del Brennero. I divieti devono valere per tutti».
Tornando agli obiettivi del tavolo tecnico, il direttore dell’Ufficio aria e rumore dell’Appa, Georg Pichler, ha spiegato: «Puntiamo a intraprendere una strada praticabile per garantire il rispetto dei valori di soglia entro i prossimi 5 anni, ponendoci però anche dei traguardi intermedi, come ad esempio la riduzione del 10% dei valori medi già en- tro il biennio». Il tavolo tecnico ha quindi elaborato un catalogo di misure da sottoporre ai Comuni, che vanno dal sostegno alla mobilità dolce (a piedi o in bici), sino all’installazione di stazioni di ricarica per mezzi elettrici. «Solo se questi provvedimenti non saranno sufficienti — precisa Pichler — si dovrà lavorare su misure più strettamente legate alla limitazione o alla deviazione del traffico stradale. A Bolzano è già in vigore un divieto di circolazione simile per i veicoli Euro 0, 1 e 2, e di conseguenza un ampliamento agli Euro 3 non rappresenterebbe una novità così grande». In Alto Adige, circa il 50% dei 454.000 veicoli immatricolati è alimentato a diesel, e a farla da padrone sono gli euro 4 con il 24% del totale.
La decisione sulle limitazioni spetterà comunque ai Comuni, che entro la fine dell’anno dovranno inserire nei loro piani sulla qualità dell’aria le misure concrete da attuare a partire dal 2019, mentre la giunta provinciale all’inizio dell’estate elaborerà un programma per la riduzione dell’inquinamento da biossido di azoto, sotto l’attento monitoraggio dell’Appa.
Pichler: «Lo scopo è rispettare i valori di soglia entro i prossimi 5 anni, ponendoci però anche dei traguardi intermedi»