Progetto Opera a Rovereto Al centro Madame Butterfly
Il capolavoro di Puccini allo Zandonai, eventi dal 13 al 22 aprile
La moda è fatta per andare fuori moda, diceva Coco Chanel, ma quella per il Giappone sembra proprio (e per fortuna!) non voler tramontare. Negli ultimi anni vera ossessione culinaria degli italiani, il Giappone aprì le sue frontiere all’Occidente nell’Ottocento così decretando in Europa, attraverso numerosi trattati commerciali, una significativa invasione di oggettistica e pensiero del paese del Sol Levante. Passione europea che, nata dal collezionismo, si pensi alle stampe giapponesi che a detta di Van Gogh resero il suo studio «più sopportabile», finì per diventare, nei primi del Novecento, una vera e propria moda. Ad essa «Progetto Opera Rovereto» dedica il tema della sua sesta edizione.
Organizzato dall’Associazione Culturale Euritmus di Rovereto, che nata nel 2006 con l’intento di promuovere eventi culturali e didattici legati alla musica colta, lo scorso anno ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali, «Progetto Opera» prosegue la sua attività con un fitto calendario di appuntamenti dal 13 al 22 aprile.
Al centro della programmazione si collocano Puccini e la sua Madama Butterfly, in scena al Teatro Zandonai sabato 21 aprile alle 20.45 (replica la domenica alle 17.45) sotto l’interpretazione dello stesso team che nell’edizione precedente si era occupato di Traviata: sulla regia di Luigi Orfeo, la bacchetta del giovane Lorenzo Tazzieri, specializzatasi in opera sin dal debutto del 2010, dirige l’Orchestra delle Alpi. Il cast di cantanti è stato invece selezionato a gennaio mediante un’audizione fatta da Euritmus in collaborazione con il Gyeongju Music Festival, in Corea del Sud.
La storia d’amore tra la quindicenne giapponese Cio-CioSan e l’ufficiale della marina
americana Pinkerton è prima osservata da diverse angolazioni, innanzitutto con la possibilità di una guida all’ ascolto «dal vivo» curata da Federica Fanizza, lunedì 16 aprile alle ore 17 presso Palazzo Caritro.
E ancora mercoledì 18 aprile alle 18 al Castello di Rovereto si guarderà invece alla storia della terra che Jean Cocteau descrisse come respinta dal mare come una conchiglia di madreperla: dal feudalesimo fino alla Grande Guerra, senza dimenticare la ricca collezione di armi giapponesi del XX secolo esposta al Museo storico italiano della Guerra. L’attenzione è data anche ai più piccoli: tra le varie iniziative saranno portati a Teatro duecento ragazzi delle scuole medie per una versione ridotta.
Se Puccini si interessò dell’elemento esotico con grandissima attività, interrogando personalità della cultura giapponese e consultando pubblicazioni di canti originali, il vero padre dell’esotismo musicale, a cui lo stesso Puccini continuò a riferirsi, è Claude Debussy. Alla sua genialità «Progetto Opera» dedica il concerto sinfonico d’apertura del Festival, in cui, sabato 14 alle 20.45 presso il Teatro Melotti, l’Orchestra delle Alpi indagherà il giapponismo debussyano nel centenario della sua scomparsa.