«Centrosinistra ormai vecchio Meglio la Lega»
L’ex Margherita: «C’è bisogno di un cambio qualunque sia»
Torna a parlare Silvano Grisenti e lo fa per spiegare il suo sostegno alla Lega. «Progetto Trentino farà in modo che la barra resti al centro, tanto il cambiamento ci sarà comunque. Il centrosinistra è vecchio».
«Il ruolo di Progetto Trentino nel centrodestra? Sarà quello di tenere la barra al centro. Il cambiamento avverrà in ogni caso, è di rivoluzioni che non abbiamo bisogno». A parlare, dopo un lungo silenzio politico, è Silvano Grisenti, nella Civica-Margherita una figura seconda sola a Lorenzo Dellai. Ai suoi vecchi compagni di strada del centrosinistra autonomista consiglia, «per chi crede», «quaranta giorni nel deserto».
Lui, dopo le vicende giudiziarie che lo hanno colpito e abbattuto quando era a capo di Autobrennero, i suoi quaranta giorni nel deserto li ha fatti. Politicamente, ne è uscito con un’avversione per l’area politica in cui aveva militato che lo ha portato prima a fondare Progetto Trentino e tentare, nel 2013, la via dell’alternativa civica al centrosinistra e, oggi, a scegliere direttamente la via del centrodestra a trazione leghista.
Non molti mesi fa, Progetto Trentino aveva aperto a una possibile alleanza perfino con il Pd. Non è poi un mistero che alcuni suoi esponenti si siano spesi per il Patt alle politiche. Lo stesso Grisenti era dato, nei mesi scorsi, per vicino alle Stelle alpine. «La nostra — precisa però lui — non è mai stata un’adesione al centrosinistra. Abbiamo fatto al centrosinistra una proposta perché ci pareva evidente servisse un cambio di passo. Non ci hanno ascoltato, la proposta è caduta nel vuoto, il cambio di passo mi pare serva ancora. Con la stessa logica, ci rivolgiamo ora al centrodestra. Oggi mi rendo conto che il centrosinistra non esprime drammaticamente nulla. C’è bisogno di un cambio, qualunque esso sia». L’ex superassessore ha maturato anche un altro convincimento: «Quando avevo responsabilità amministrative non mi rendevo conto dell’importanza del valore dell’alternanza. Oggi mi sento di dire che l’alternanza rappresenta un valore fondamentale. Quando si cambia il dominus, e per il nostro sistema elettorale il presidente della Provincia lo è, è giusto cambiare anche la coalizione. Il centrosinistra è vecchio».
Ora Grisenti, lo stesso che in questi anni si è spesso dedicato al volontariato in Africa, si troverà nella stessa coalizione di Erminio Boso, celebre a livello nazionale per aver suggerito, in tempi non sospetti, di sparare sui barconi dei migranti. Quella che può apparire come una contraddizione, Grisenti la spiega così. «È proprio per tutelare valori come quello della convivenza che Progetto Trentino ha deciso di sostenere il centrodestra. Il cambiamento ci sarà in ogni caso, noi garantiremo che il timone della barca resti al centro. Noi ci saremo con i nostri valori, senza populismo, che in ogni caso non vedo».
Quanto ai suoi destini personali, Grisenti garantisce che lui in prima linea non tornerà più, nemmeno per la carica di sindaco di Trento che i rumors vorrebbero essere il «prezzo» del suo sostegno alla Lega. «Pure fantasie. Ho ottenuto e, credo, dato tanto a questa terra. Non sarò candidato alle provinciali e non avrò più ruoli di primo piano. Ora per me è importante si capisca che la gente ha bisogno di cambiamento, che il centrosinistra non riesce più a dare speranza e che certi fenomeni vanno comunque governati. Progetto Trentino si propone di farlo». Nessuna indicazione e nessun veto sul candidato presidente. «Nomi non ne abbiamo fatti. Tutti, partiti e persone, hanno pari dignità, compreso Fugatti».
Il candidato sindaco? Sono solo fantasie Ho già dato e ricevuto molto