Sant’Orsola: meteo pessimo, ricavi ok
Piccoli frutti, bilancio 2017 soddisfacente. I soci riceveranno 1,2 milioni in più
Bilancio 2017 positivo per la cooperativa Sant’Orsola, che riesce a remunerare i soci con 1,2 milioni di euro in più ri- spetto all’anno precedente. Il fatturato è a quota 54,7 milioni, in leggero aumento nono- stante la quantità di piccoli frutti conferita sia calata di ol- tre il 3%, a causa delle avverse condizioni meteo. Prosegue intanto la realizzazione del «Villaggio», per cui sono stati investiti 35 milioni: sarà quello il luogo della prossima assemblea fra un anno.
TRENTO La cooperativa Sant’Orsola chiude un bilancio 2017 di soddisfazione: la liquidazione ai soci cresce di 1,2 milioni di euro rispetto all’anno scorso, anche se il conferimento, a causa dei problemi climatici, è calato del 3,27%. «Grazie al buon lavoro dei collaboratori, alla qualità di prodotto e a un po’ di fortuna sul mercato» sottolinea il presidente Silvio Bertoldi. I soci hanno approvato il bilancio all’unanimità in assemblea ieri pomeriggio: l’anno prossimo l’obiettivo è di tenere l’assemblea nella nuova sede in realizzazione nel Villaggio dei piccoli frutti, dice il direttore Matteo Bortolini
Nel 2017 l’utile netto assomma a 623.840 euro, in leggero calo rispetto al milione di euro del 2016. Il conferito a fine anno è pari a 5.061 tonnellate, erano 5.232 nel 2016. Hanno sofferto specialmente i comparti fragole, ciliegie e mele, meno i piccoli frutti. La diminuzione è tuttavia assai contenuta (pari al 3,27%), rispetto ai tagli ben più pesanti lamentati da altri comparti agricoli e frutticoli trentini e nazionali. Hanno contribuito a migliorare la situazione complessiva in modo positivo e determinante l’attenta pianificazione delle vendite, sostenuta dalla forza della marca e dalla sua credibilità consolidata sul mercato. Ciò assieme all’estensione delle produzioni ed alle strategie di contrasto e recupero messe in atto dall’intera organizzazione della Società cooperativa in stretta sinergia con gli 880 soci (di cui 700 sono trentini).
Positivi sia il valore della produzione, pari a 57,045 milioni (era di 56,9 nel 2016) ed il fatturato, pari a 54,688 milioni (era di 54,631 milioni nello scorso esercizio).
Il liquidato ai soci ha potuto raggiungere il valore economico di 24,372 milioni, mentre nel 2016 era di 23,166 milioni.«È pertanto centrato l’obiettivo principale della sca ovvero la valorizzazione a favore dei soci del prodotto conferito».
Positivo l’incremento del patrimonio netto, che arriva a 7,5 milioni, rispetto ai 6,87 del 2016: + 9,27%. Sta raggiungendo il livello del 2011, quando sfiorò gli 8 milioni. «Ciò è dovuto all’accumularsi degli utili in anni recenti ed all’accurata amministrazione e gestione iniziata dal 2013 con la nuova direzione ed il nuovo organigramma potenziato con qualifiche superiori, scelte per le nuove competenze necessarie, in sinergia con le adeguate qualità professionali dei dipendenti, nel 2017 complessivamente pari a 182 unità». Le loro buste paga valgono 5 milioni.
Alla buona annata di bilancio hanno contribuito in modo positivo anche le novità varietali nel comparto fragole e lamponi e le tecniche colturali introdotte negli ultimi quattro anni in campagna, sperimentate dal gruppo di ricerca del settore tecnico con buona soddisfazione dei soci. La Società cooperativa sta sostenendo in modo massiccio gli investimenti dei soci su tutto il territorio di coltivazione per potenziare e migliorare la produzione fino a coprire l’intero arco dell’anno.
I luoghi di produzione forti della coop S.Orsola rimangono la Valle dei Mocheni, la Valsugana, il Pinetano ed il Trentino. I lavori per il Villaggio — 35 milioni di investimento, inaugurazione a primavera 2019, 157 celle frigorifere su uno stabilimento che si estenderà su 5,3 ettari — proseguono speditamente.