Aquaspace, Rossi ribadisce «Dilazione»
Caso Aquaspace, la Provincia annulla o sposta solo in avanti il pagamento del canone da 90.000 euro a Dolomiti energia? Rossi ribadisce: dilazione. In futuro vediamo se ridurre il canone per mancato utilizzo.
Se la situazione in Aquaspace torna a complicarsi, la Provincia chiarisce che il pagamento dei 90.000 euro potrà essere ritardato, anche lungamente, ma non eliminato. In futuro magari il canone potrà essere ridotto, visto che dopo il sequestro di metà febbraio l’impianto non è stato utilizzato. Sullo sfondo il pressing di Aquaspace che, senza novità entro aprile, è pronta a dimezzare i suoi dipendenti, fa 13 a 6-7.
Dalla Provincia viene ribadito impegno e disponibilità per contribuire alla soluzione della vicenda «Aquaspace». «È comunque responsabilità dell’azienda — sottolinea il presidente Ugo Rossi — confrontarsi anche con la Provincia, prima di ipotizzare come definitive scelte che ad oggi non sono certe, tenuto conto dell’impegno dell’amministrazione a fare di tutto affinalcune ché si possa giungere ad un esito positivo». L’altro giorno l’azienda aveva detto ai sindacati che preferirebbe un abbuono rispetto al canone di 90.000 euro, più che la possibilità di dilazionare il pagamento. Piazza Dante fa allora precisazioni: «La documentazione richiesta dall’azienda nell’ultimo incontro è già disponibile e sarà consegnata alla stessa non appena arriverà l’autorizzazione da parte della Magistratura. Inoltre, per quanto riguarda il ca- none di depurazione si conferma quanto già comunicato il 29 marzo scorso, ovvero che non esiste alcun impedimento ad una dilazione, anche lunga, del pagamento del medesimo. È poi in corso di valutazione anche la possibilità di una riduzione dell’entità del canone, a fronte dell’impossibilità dell’uso dell’impianto da parte dell’azienda, a seguito del sequestro. Di tutto questo l’azienda è già informata — dice l’ente pubblico —. Si ribadisce quindi l’impegno della Provincia a fare quanto nelle sue possibilità per la salvaguardia dell’occupazione e dell’attività produttiva. Anche la Piazza Dante rimane in attesa delle verifiche dei periti, che avvieranno la loro attività domani, lunedì 9 aprile, e degli esiti del ricorso in Cassazione di prossima discussione».
Ieri la Uiltec ha diffuso un comunicato ai lavoratori a seguito dell’incontro avuto con l’azienda in Confindustria il giorno precedente. «Quello che ha particolarmente preoccupato è stata la comunicazione del fatto che, se nel mese di aprile la procedura in atto non prenderà una piega positiva, l’azienda prenderà in considerazione l’eventualità di ridurre l’organico di Aquaspace». «Diventa quindi cruciale quanto avverrà in questo mese — sottolinea la Uiltec — visto che domani sarà in Aquaspace il perito nominato da tribunale Auriemma, il quale ha richiesto la presenza dei consulenti per lunedì e martedì. Inoltre l’azienda è in attesa di risposta al ricorso presentato per il dissequestro presso la Cassazione, risposta che dovrebbe arrivare entro fine mese». Altra informazione: «Tessi4ha chiesto ad Aquaspace garanzie in merito alla prosecuzione dell’attività almeno fino al superamento dell’estate». Ora il depuratore funziona a un quinto del suo potenziale, permettendo a Tessil4 di operare. Ma la situazione non è economicamente sostenibile a lungo, per questo rischiano anche i 65 di Tessil4 a Rovereto.