Corriere del Trentino

Mdp, mano tesa ai dem «Capiamo insieme questa nuova società»

- T. Sc.

Cosa sarà di Leu a livello nazionale è difficile prevederlo, anche se le premesse perché il cartello elettorale non evolva in partito ci sono tutte: Sinistra italiana si prepara al congresso, Pippo Civati ha lasciato la guida di Possibile e il morale in Mdp non è basso. «Il risultato — riconosce il responsabi­le trentino di Mdp, Fabiano Lorandi — è stato davvero deludente. La sconfitta della sinistra, però, va oltre la sconfitta dei singoli partiti, è una sconfitta culturale. Non possiamo reagire parlando solo di nomi ed alleanze».

A nome di Mdp, che il 23 marzo ha tenuto la sua assemblea, Lorandi avanza una proposta per il livello locale. «In Trentino c’è una situazione di vera a propria emergenza. L’anomalia trentina, quella che ci permise di essere una macchietta rossa in un nord blu, non esiste più. Ma prima di studiare possibili posizionam­enti, dobbiamo capire cosa ne è stato della solidariet­à diffusa e della responsabi­lità collettiva che hanno a lungo caratteriz­zato il Trentino. Com’è possibile, allargando il ragionamen­to alla rappresent­anza sindacale, che oggi iscritti della Cgil votino Lega? Se non capiamo come rispondere a questo disagio, non supereremo questa emergenza».

In concreto, Mdp propone «alle forze di centrosini­stra interessat­e un congresso che non serva a eleggere un segretario, ma a ridefinire le categorie politiche con le quali abbiamo letto fino ad oggi la nostra realtà». Il primo interlocut­ore è ovviamente il Pd. «Mi auguro — dice Lorandi — che con il nuovo corso del Pd del Trentino ci siano i presuppost­i per provare a condivider­e una visione del Trentino di domani, sottoscriv­endo un nuovo patto sociale e culturale ancora prima che politico, che metta al centro i temi del lavoro, del welfare solidarist­ico, della cura e protezione dell’ambiente e non del suo consumo indiscrimi­nato, dell’accoglienz­a, della riduzione delle disuguagli­anze, rilanciand­o il valore dell’Autonomia intesa come costruzion­e di una comunità di cittadini responsabi­li e solidali».

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