«Il maestro e Margherita» A teatro l’opera di Bulgakov
Un romanzo e uno spettacolo, entrambi labirintici. Un grande successo che torna in scena — o meglio, fuori scena — per accompagnare gli spettatori in un percorso iniziatico e itinerante alla scoperta di uno dei capolavori della letteratura novecentesca. Il Teatro di Pergine chiude la stagione 2017-2018 con 6 repliche dello spettacolo Il maestro e Margherita, dal 10 al 15 aprile. Tratto dall’omonimo romanzo di Michail Bulgakov, lo spettacolo è opera della compagnia perginese ariaTeatro e ha debuttato a Pergine esattamente un anno fa, ottenendo ottimi riscontri di pubblico.
Il romanzo, elogiato anche da Eugenio Montale che lo definì «un miracolo che ognuno deve salutare con commozione», è la materia viva dalla quale i registi Chiara Benedetti e Giuseppe Amato hanno tratto un lavoro che cerca di mantenere le atmosfere e la struttura del romanzo stesso. Il labirinto di immagini e segni che hanno affascinato i lettori di tutto il mondo prendono corpo e voce grazie agli stessi Benedetti e Amato e a Denis Fontanari e Christian Renzicchi. Il percorso letterario, denso di allegorie mistico e religiose, satira socio-politica riguardante la Russia sovietica e tematiche che spaziano dall’amore al tradimento, è stato tradotto scenicamente in un vero e proprio viaggio tra il foyer, il palco e i corridoi del teatro. L’itinerario teatrale è popolato da personaggi burlesque e sottilmente inquietanti che conducono il pubblico fisicamente e intellettualmente a riflettere attraverso la metafora della messinscena e del teatro.
Nel caos del mondo, Bulgakov identifica una sola chiave che può salvare l’uomo dalla finzione: la riconciliazione di due anime innamorate, ma separate dagli avvenimenti della vita. Solo l’unione d’amore dei due protagonisti può portare ad abbassare ogni maschera e a svelare il verso senso di ogni cosa.
Il maestro e Margherita fa parte di un filone di messe in scena che la compagnia ariaTeatro sta portando avanti da alcuni anni adattando grandi testi letterari al linguaggio della scena. Tra questi Una questione privata di Beppe Fenoglio, Nel paese dei ciechi di H.G.Wells, Girotondo di Arthur Schnitzler, Le notti bianche di Dostoevskij e la produzione 2018 Dracula dell’irlandese Bram Stoker. Un teatro che racconta grandi storie e si impegna per arrivare direttamente alla mente e al cuore degli spettatori, accompagnandoli alla scoperta o ri-scoperta dei capolavori che hanno plasmato la cultura universale. Data la particolare struttura scenica lo spettacolo è riservato a un massimo di 80 persone alla volta, è raccomandata la prenotazione. Maggiori info www.teatrodipergine.it.