Piano di reclutamento, via libera a 18 ricercatori
La decisione del ministero. Prin: Trento partecipa con 240 progetti. Accumulo: si riparte
TRENTO Nel suo lungo videomessaggio, proiettato all’auditorium di Lettere durante l’inaugurazione dell’anno accademico, Valeria Fedeli l’aveva detto. La ministra con delega all’università e la ricerca (in attesa di nuovo esecutivo) annunciò gli obiettivi del Piano straordinario di reclutamento 2018, a quel tempo ancora in via di definizione. Ora la procedura è conclusa: 1.305 ricercatori saranno assunti in tutto il Paese e il Miur ha già impegnato 89,5 milioni, erogati tra il 2018 e il 2019, per sostenere i nuovi contratti. Il provvedimento, licenziato poche settimane fa, ha infine definito gli stanziamenti, ateneo per ateneo. Risultato: 18 ricercatori saranno assunti a Trento, per un finanziamento di un milione di euro.
Il decreto, come detto, assegna alle università statali risorse per stipulare contratti triennali non rinnovabili, quindi a tempo determinato. I fondi sono stati assegnati a valere su quelli stanziati dalla legge di bilancio 2018 e ammontano a 12 milioni di euro per il 2018 e 76,5 milioni di euro a decorrere dal 2019. Nel caso di Trento, la tabella ministeriale prevede il reclutamento di 18 ricercatori. Già da quest’anno è prevista un’erogazione di 165.000 euro, mentre l’importo atteso nel 2019 è di un milione di euro.
Al di là dei nuovi innesti, l’ateneo ha partecipato anche al bando per Progetti di ricerca di rilevanza nazionale (Prin, in acronimo). In questo caso l’intento è rafforzare la ricerca di base con una dotazione, da distribuire tra le iniziative selezionate, di 400 milioni. Pochi giorni fa si sono chiusi i termini: 4.552 sono i progetti presentati da tutti gli atenei italiani e, di questi, 240 provengono da Trento. La selezione, che si chiuderà nelle prossime settimane, porterà alla definizione dell’elenco dei beneficiari.
Intanto la Provincia ha licenziato ieri i piani di accumulo per incrementare l’iscrizione di ragazzi e ragazze trentini all’università. Il piano di accumulo è uno strumento di risparmio con sostegno integrativo della Provincia. La scadenza per fare il versamento annuale è il 31 agosto 2018. Nell’anno accademico 2017/2018 sono state 109 le domande presentate, 88 i beneficiari per una spesa complessiva di 387.445 euro. L’importo individuale medio all’anno è stato di 1.485 euro. Per far conoscere questa opportunità giovedì scorso a Riva del Garda si è tenuta la prima di 16 serate informative programmate su tutto il territorio provinciale.