Intelligenza artificiale Profumo: è la sua estate
TRENTO L’intelligenza artificiale (AI) ha appena compiuto trent’anni in Trentino e gli occhi del mondo intero sono puntati sui prossimi trenta. In che modo i sistemi intelligenti cambieranno la nostra vita? «In maniera profonda — assicura Francesco Profumo, presidente di Fbk, inaugurando il convegno internazionale “The pleasure of research in AI” — Siamo entrati nell’estate dell’intelligenza artificiale e abbiamo davanti grandi possibilità. Fbk è stato il primo centro di ricerca italiano dedicato all’indagine su queste materie e oggi è uno dei più riconosciuti al mondo. Abbiamo centinaia di progetti europei attivati e collaboriamo con aziende come Boeing, eBay, Amazon, Google, Dedagroup e Saipem con un obiettivo preciso: rafforzare sempre di più il nostro impegno approcciando l’AI in maniera olistica». Esattamente: olistica. Tale approccio consente, infatti, di riportare nella quotidianità l’abilità delle macchine mixandola alle capacità umane. La parola chiave della due giorni durante la quale è stato premiato con un riconoscimento pubblico Oliviero Stock, ex direttore Ict Irst, tra i pionieri della ricerca sull’AI in Italia, è infatti: interazione.
«Siamo a un punto di svolta. Le tecnologie sono arrivate a un livello molto alto, ma ora devono vincere nuove sfide. Ovvero: parlare alla società» chiarisce Paolo Traverso, direttore di Fbk Ict Irst, dipartimento in cui oggi lavorano 250 ricercatori, il 20% dei quali è straniero. Sono tre, in particolare, gli ambiti in cui l’AI sta andando a declinarsi: l’individuo, la comunità, il lavoro. Nel primo caso, parliamo della definizione di sistemi orientati alla promozione della salute e dei corretti stili di vita, come Trentino Salute 4.0, il sistema che il centro diretto da Traverso ha realizzato in collaborazione con l’Azienda sanitaria e con l’assessorato alla salute della Provincia autonoma di Trento. Le applicazioni dell’AI in termini di comunità, invece, guardano alle smart city, laddove per città intelligenti non si intende solo un ambiente iperconnesso, ma un contesto capace di produrre partecipazione e maggiore vivibilità (tra i progetti attivati da Fbk in questa direzione si ricorda “Simpatico” il cui fine è migliorare i servizi online per i cittadini, rendendoli più facilmente fruibili).
Guardando al lavoro, infine, l’orizzonte è quello naturale di Industria 4.0. «Ma — evidenzia Traverso — con un’attenzione: gli uomini devono lavorare con le macchine, non per le macchine. Questo perché gli individui sono fonte di preziosa creatività». Certo, questa prospettiva potrà concretizzarsi solo se le imprese sapranno opportunamente formare le proprie persone e se, al tempo stesso, la ricerca riuscirà a focalizzare ancora di più le proprie indagini sul linguaggio. Materia che, come hanno sottolineato sia Barbara Grosz, professoressa della Harvard University, sia Giacomo Ferrari, dell’Università` del Piemonte Orientale, è sempre più da intendersi come una «forma di interazione multimediale e integrale».