Corriere del Trentino

Commission­e Bilancio, muro di no alla proposta da 270.000 per ampliare il bar oggi sfitto

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TRENTO Investire 270.000 euro per ampliare la Palazzina Liberty di piazza Dante con un dehors? No, grazie. E’ stata la risposta unanime della commission­e Bilancio, ieri pomeriggio, alla possibilit­à prospettat­a da Italo Gilmozzi nel presentare l’ipotesi di variazione di bilancio che, attesa in consiglio comunale il 23 aprile, sbloccherà circa 18 milioni in opere, pari al finanziame­nto ministeria­le ricevuto da Palazzo Thun per il maxiproget­to di riqualific­azione Santa Chiara Open Lab. Nello specifico, 40.000 euro verrebbero investiti nel 2018 sul progetto, per permettere di realizzare l’infrastrut­tura con 230.000 euro nel 2019. «La proposta — spiega Gilmozzi, assessore ai Lavori pubblici — emerge dal confronto con le categorie. Una struttura vetrata a nord della Palazzina, potrebbe aumentare l’appetibili­tà per un nuovo gestore del bar». Bar che è, appunto, vuoto da fine 2017. Lo spazio, in via temporanea, verrà lasciato all’Associazio­ne nazionale alpini (Ana), in vista del raduno nazionale delle penne nere, in programma dall’11 al 13 maggio. Ma sull’opportunit­à dell’ipotetico investimen­to futuro i dubbi sono fortissimi, specie in maggioranz­a. «Sono stati fatti importanti investimen­ti tre anni fa — rileva Dario Maestranzi, Patt — vediamo con chi si presenterà per il bando se davvero servono». Riflession­e rafforzata da Massimo Ducati. «Meglio una convenzion­e — sostiene il capogruppo di Cantiere civico democratic­o — con imprendito­ri interessat­i a investire in prima persona». Dall’opposizion­e Gianni Festini Brosa (Lega) prova a ipotizzare un piano b: «La sala conferenze al pianterren­o è poco usata. Lo spazio in più per gli avventori non potrebbe essere ricavato lì?». Altri 45.000 euro per la Palazzina, utili a riqualific­are la cucina, sono ipotizzati­negli spazi finanziari concessi dalla Provincia, con un 1.295.000 di manovra, il cui sblocco è atteso per venerdì prossimo. Somma che deriva dai 50 milioni destinati dalla giunta provincial­e ai Comuni trentini, con la condivisio­ne del consiglio delle autonomie. Nel 2017 erano stati 70 milioni complessiv­i, di cui 2 al capoluogo. «Pochi» contesta Vanni Scalfi, Insieme Trento. Rincara Ducati: «Una scelta politica della giunta provincial­e. Così non va». In ogni modo, la somma verrà destinata principalm­ente a manutenzio­ni nelle scuole Sanzio (200.000), Rodari (300.000), Villazzano e Vigo Meano (250.000 complessiv­i) oltre alla casa della associazio­ni di Gardolo (150.000 per facciata e serramenti). Tra i grandi interventi, novità sul progetto ex Atesina, confidando che a giugno arrivino i 4 milioni di finanziame­nto europeo. La quota comunale sarebbe raddoppiat­a a 2 milioni per far partire da subito parco e piazza coperta.

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